Affidamenti diretti e fatture non liquidate alla ditta del germano, sindaco di Jacurso dichiarato incompatibile

Il Tribunale di Lamezia Terme ha accolto il ricorso del gruppo consiliare di minoranza e dichiarato decaduto dalla carica di sindaco per incompatibilità, Ferdinando Serratore

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I consiglieri comunali Gianluca De Vito, Salvatore Vonella e Pierino Ciliberto annunciano come «con ordinanza pubblicata oggi, il Tribunale di Lamezia Terme ha accolto il ricorso del gruppo consiliare di minoranza e dichiarato decaduto dalla carica di sindaco per incompatibilità, Ferdinando Serratore».

Assistiti dagli avvocati Santino Piccoli ed Ilaria Pileggi, i componenti del Gruppo Consiliare di Minoranza reputano che «la giustizia, come sempre, ha fatto il suo corso ed ha sancito la verità dei fatti, che noi abbiamo sempre sostenuto, punendo le condotte illegali di chi, ignorando le nostre ripetute segnalazioni, ha pensato di poter agire impunemente nell’ambito pubblico. Infatti, nonostante questo Gruppo di Minoranza avesse segnalato la situazione di patente illegalità, tramite convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc, offrendo la possibilità di rimuovere le condizioni di incompatibilità, il sindaco, irresponsabilmente, ha inteso rimanere sordo alle nostre richieste, trascinando nel baratro tutta la sua maggioranza».

Nodo del contendere degli affidamenti diretti per manutenzione di veicoli comunali, contestati dall’opposizione in quanto collegati ad un’officina di Maida gestita da un parente del sindaco, aspetto che trova conferma anche nella sentenza del Tribunale rimarcando come «su 42 determine complessivamente assunte dal Comune di Jacurso dall’anno 2016 al 2021 (mandato del Sindaco p.t. Serratore) per la riparazione e manutenzione degli automezzi comunali, solamente 10 incarichi sarebbero stati distribuiti tra altre 5 diverse ditte e ben 32 alla ditta Ciessegi snc, di proprietà al 50% del Serratore Giovanni Vincenzo, germano del sig. Serratore Ferdinando, che non ha neppure sede nel territorio comunale, ma nel diverso comune di Maida. Tali affermazioni risultano tutte suffragate dalla documentazione prodotta da parte ricorrente e, peraltro, non sono state contestate da parte convenuta, che non ha negato l’esistenza degli affidamenti».

La disposizione del TUEL sancisce al comma “1-bis. Non possono ricoprire la carica di Sindaco o di presidente di provincia coloro che hanno ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali o provinciali o in qualunque modo loro fideiussore”.

Secondo la sentenza «sebbene quasi tutte le determinazioni siano state assunte effettivamente nella precedente consiliatura, non è stato contestato quanto rilevato dalla difesa dei ricorrenti, ossia che in alcune di queste si evince la sussistenza del solo impegno di spesa ed ancora oggi non risulta emessa la relativa liquidazione: il servizio appaltato, dunque, non è ancora stato definito e, pertanto, risulta attualmente in essere, con conseguente persistente attualità del rapporto anche nell’attuale consiliatura».

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