Incontro al Ministero delle Infrastrutture su Lamezia Spazio Generazione 2021

Aperta una linea di confronto con il Ministero per eventuali esigenze di confronto

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Ieri l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, nella persona del vice sindaco Antonello Bevilacqua, è stata ricevuta, unitamente al deputato Domenico Furgiuele, presso il Ministero delle Infrastrutture dove ha incontrato il Vice Ministro Alessandro Morelli insieme a tecnici e dirigenti.

Un incontro organizzato per affrontare in maniera più minuziosa le questioni afferenti il progetto da oltre 98.000.000 di euro che dovrebbe mutare il volto della città lametina, di cui l’esponente leghista si era già occupato nella presentazione nella Sala Napolitano.

Lamezia Spazio Generazione 2021, riqualificazione urbana da 98.887.005,59 euro tra centri storici e costa

“Grande disponibilità –dichiara il vice sindaco – è stata dimostrata dagli interlocutori ministeriali i quali hanno fornito chiarimenti e spunti operativi, rassicurando altresì sulla loro piena disponibilità a coadiuvare per ogni futura esigenza. Sarà fondamentale – continua Bevilacqua – lavorare in sinergia, con puntualità ed estrema attenzione, portando avanti non un mero progetto ma un convergere di nevralgiche opere di riqualificazione, trasformazione, realizzazione che vedrà la nostra città, nei sui tre ex comuni di Sant’Eufemia, Sambiase e Nicastro, al centro di una intensa attività”.

“Il progetto – conclude il vice sindaco – acquista inoltre una grande valenza sociale perché incentiverà l’iniziativa occupazionale, riuscendo a muovere flussi economici e donando, dunque, respiro a diversi settori della società. Ringrazio l’on. Furgiuele, sempre attento alle dinamiche del suo territorio riuscendo a creare situazioni, quali questa, che possono finalmente far sentire la voce di una città che deve cogliere ogni opportunità di sviluppo”.

L’amministrazione comunale di Lamezia Terme si dice “pronta a lavorare alacremente affinché questo rivoluzionario progetto possa giungere ad effettivo e positivo compimento”, anche se di opere pubbliche consegnate in tempo e a norma tradizionalmente non vi è memoria.

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