Occhiuto lancia la proposta di un catasto degli scarichi e interventi strutturali sul collettamento di ogni immobile presente sul territorio calabrese

Un piano di azioni di 36 mesi dopo le ultime ordinanze regionali

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    «Oggi qualcuno segnala delle anomalie in alcuni tratti delle nostre coste e fa bene a farlo perché non possiamo più accettare di vedere il mare sporco o inquinato», rilancia Roberto Occhiuto.

    Il governatore regionale ricorda che «da quest’anno migliaia di tonnellate di fanghi e reflui non finiscono più nel nostro mare grazie agli interventi che abbiamo realizzato per rimettere in funzione depuratori e pompe di sollevamento. Non era mai accaduto prima (purtroppo). Va però ribadita un’amara verità: ci sono ancora troppe irregolarità e illegalità, e non possiamo far finta di nulla».

    Se da un lato il presidente della giunta regionale sottolinea che «abbiamo migliorato almeno del 40% le condizioni delle acque marine – rispetto al trend degli scorsi anni -, ma non ci accontentiamo. Vogliamo fare ancora di più», dall’altro annuncia dopo le ultime ordinanze regionali che «vogliamo istituire un catasto degli scarichi e predisporre interventi strutturali da eseguire sul collettamento di ogni immobile presente sul territorio calabrese. Una sfida gigantesca, che comporterà un piano di azioni di 36 mesi, ma che dobbiamo vincere ad ogni costo».

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