Lamezia Multiservizi alla ricerca del proprio perimetro di azione nell’ottica della nuova autorità regionale

Dopo la serie di sedute in prima commissione, la relazione annuale della Multiservizi è stata affrontata questa mattina in via Perugini dagli stessi consiglieri nel confronto aperto con l'amministratore unico della società in house, Eliseo Bevivino, ed il dirigente Alessandro Vescio.

Dopo la serie di sedute in prima commissione, la relazione annuale della Multiservizi è stata affrontata questa mattina in via Perugini dagli stessi consiglieri nel confronto aperto con l’amministratore unico della società in house, Eliseo Bevivino, ed il dirigente Alessandro Vescio.

Un incontro definito dalla presidente Anna Caruso «necessario per chiarire i dati, propedeutico a singoli approfondimenti per settori con i vari responsabili aziendali» avendo la Multiservizi attualmente in carico più ambiti per conto dell’ente comunale. Su idrico e rifiuti lo stesso Bevivino non cela come «il ruolo che avremo nella nuova agenzia regionale, con relative tempistiche e modalità, ancora non è chiaro. Le indicazioni attuali sono quelle di affidare a Sorical tutto il settore idrico, ma oltre all’obbligo di adesione non è stato indicato il modo in cui si dovrà operare per ogni Comune. Da un lato l’esigenza di un ente unico regionale si è vista nei finanziamenti persi, dall’altro va definito meglio come sarà operativa tanto Sorical che il settore rifiuti nei singoli aspetti e territori».

Tornando al dibattito più generale Bevivino rimarca come «determinati progetti, che abbiamo anche stilato insieme al Comune, potrebbero passare alla Regione. E’ chiaro e noto come servano grossi interventi specie sul settore idrico, con tanto lavoro da fare in condotte e distribuzione, aspetti che non si vedono ma che poi portano ai disagi. Avere chiarezza sulle voci di spesa incide anche sul bilancio societario, con risorse da dover destinare ai vari settori».

Altra incognita è quella del personale: «abbiamo peculiarità ed esperienze, circa 200 dipendenti, quindi il nostro confronto si basa di più sull’offrire servizi. C’è un interesse reciproco, nostro e della Regione, perché il territorio lametino è molto vasto e possiamo candidarci ad essere noi a continuare a fornire quanto fatto fino ad oggi, con investimenti ancora in atto».

«Per quello che facciamo dovremmo avere investimenti da 5 milioni di euro, ma per le banche è più complesso credere ai progetti degli enti pubblici come accesso al credito», non nasconde l’amministratore, «nel nostro caso siamo a circa un anno e mezzo dalla fine del rientro del piano concordato, quindi sebbene la nostra situazione economica sia sotto controllo ed in miglioramento, potremmo fare molto di più anche con il coinvolgimento del Comune, il quale però non ha la possibilità di ricapitalizzare». Passaggio che drizza le antenne politiche di qualche consigliere che intravede nella relazione e nelle spiegazioni dell’amministrazione uno scollamento nei rapporti tra Comune e Multiservizi, con Bevivino a chiarire come «i tempi dell’ente pubblico non sono quelli di un ente privato, quindi anche la possibilità di avere una visione di insieme su cosa costruire ed in che modo risente dei passaggi e delle risposte. Abbiamo migliorato il rapporto sul piano economico, in questa fase potrebbe servire uno sforzo in più come visione di insieme progettuale».

Attualmente è così aperta un’interlocuzione, anche per delineare gli interventi strutturali ed organizzativi già avviati, precisando nell’intervento di Vescio come la situazione sia meglio delineata nel settore rifiuti rispetto a quello idrico, poiché l’Ato di Catanzaro aveva già una propria avviata sistematica fase di confronto.

In questo ambito si starebbe valutando un nuovo abbanco sulla seconda vasca della discarica di località Stretto (la cui capacità si era nuovamente esaurita l’estate scorsa), con il trasferimento del canile municipale (terminati i lavori di adeguamento, giovedì ci sarà un incontro con l’Asp di Catanzaro per definire numeri e modalità di accoglimento degli animali) al fine di avere spazi più grandi e meglio adeguati alla fruizione, mentre si sta avviando la procedura di acquisizione del ramo di azienda del gestore del biogas prodotto tramite i rifiuti sotterrati per implementare un’altra entrata (investimento che dovrebbe rientrare nel giro di un anno).

Per i rifiuti dei locali della movida nel centro si è deciso di rivedere il calendario dedicato, che in precedenza prevedeva un ritiro giornaliero dopo le 2 di notte, spostando il servizio alle prime ore del mattino, con in itere la creazione di uno spazio chiuso e video sorvegliato, tramite strutture di 5 x 3 metri, a lato dell’area mercatale di via Misiani che valga come isola ecologica dedicata ai rifiuti degli ambulanti e degli esercenti del centro. Si stanno valutando dei preventivi, con consegne però non prima di maggio, ed investimento sul bilancio della Multiservizi e non sui fondi chiesti all’interno del Pnrr. Successivamente si deciderà la possibilità di estendere il nuovo sistema anche nelle altre aree mercatali.

Se qualche consigliere critica l’arrivo dell’ordinanza valida dal 1 febbraio contro l’uso delle buste nere ed opache per i rifiuti indifferenziati (l’unica altra busta consentita è quella biodegradabile per l’umido), invece che condannare la mancanza di cultura del riciclo dei cittadini si chiede alla società in house di avere nuovamente tolleranza. Vescio mette in luce come già da anni gli operatori della Multiservizi lascino avvisi rossi in caso di conferimenti non regolari, quindi si è davanti al non voler assecondare un malcostume già segnalato in precedenza che incide sia sul piano economico che ambientale della comunità.

La nuova visione regionale non riguarderà invece il settore trasporti, con la Lamezia Multiservizi aderente al consorzio Cometra, garantendo sia il trasporto pubblico (al vaglio la possibilità di rinnovare parte del parco auto) che quello scolastico (in avvio le procedure di rinnovo dell’affidamento da parte del Comune).

In merito al settore della gestione dei cimiteri i lavori per i nuovi loculi dovrebbero essere in fase di avvio, con la possibilità di presentare un progetto di finanza al Comune (negli ultimi bilanci di via Perugini erano previsti 50 milioni per “Servizi cimiteriali per 25 anni attraverso proposta di realizzazione e gestione in concessione dei cimiteri del Comune di Lamezia Terme, mediante la procedura di “Finanza di progetto” ai sensi dell’art. 183 del d.lgs n.50 del 18/04/2016) per avere un impatto a più ampio raggio che riguardi anche l’ampliamento per quanto possibile dei tre luoghi di eterno riposo.

Sui singoli aspetti però si ci aggiornerà con i vari dirigenti, quadri e funzionari della società in house, proponendo un’altra audizione di Bevivino prima della discussione attesa in consiglio comunale.