Entro 10 giorni sarà pubblicata la determina di approvazione del progetto esecutivo dei 340 nuovi loculi

Non più 400, divisi tra 180 Nicastro, 120 Sambiase, 40 Sant'Eufemia. Polemiche sulle concessioni scadute con estumulazioni già ordinate

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Dopo la seduta di fine marzo, nuovo confronto in quinta commissione sul tema dei cimiteri con il dirigente Francesco Esposito.

La prima novità è che entro 10 giorni sarà pubblicata la determina di approvazione del progetto esecutivo dei nuovi loculi (non più 400 ma 340 divisi nei 3 cimiteri: 180 Nicastro, 120 Sambiase, 40 Sant’Eufemia), soluzione che però non potrà essere definitiva per l’ineluttabile ciclo della vita che comporta nuove inevitabili morti in città.

Aggiudicati i lavori e servizi tecnici per la realizzazione di loculi nei tre cimiteri lametini

In parallelo prosegue il confronto con la Multiservizi per rimodulare il contratto di servizio in essere, mentre altro binario che si sta seguendo è quello del progetto di finanza di un’altra società privata, con confronto tra le parti ancora però nella fase embrionale per un iter che in tutti i vari passaggi richiederà molto tempo prima dell’affidamento vero e proprio (gestione per 25 anni, spesa privata di 50 milioni, già previsti nel piano triennale delle opere pubbliche).

Il dirigente rimarca come tutte le principali forze ed attenzione al momento siano prosciugate dall’impellenza di varie scadenze, come i fondi Pnrr, non potendo così neanche dedicarsi alla soluzione di un’altra problematica come la chiusura della strada in discesa dal cimitero di Nicastro che attualmente si trova sbarrata a causa del crollo del terreno attiguo al corso d’acqua sottostante.

Si pone poi la questione delle concessioni scadute con relativi atti emanati in precedenza dal Comune per i liberare determinati loculi, i cui avvisi compaiono ancora oggi su alcuni spazi ed in parte sono stati eseguiti (la prima ordinanza è del giugno 2019, poi tra i due anni di pandemia ed altri problemi gestionali solo in parte si è andati avanti). Sollecito avvenuto anche da Mimmo Gianturco, il cui comunicato stampa è stato inviato non appena la seduta di quinta commissione è stata dichiarata conclusa, chiedendo oltre a quello già in corso (ovvero l’estumulazione di ciò che resta delle salme accolte in loculi con concessioni scadute), rilanciando di «emanare nuova ordinanza per ulteriori scadenze venticinquennali dalla data della sopracitata ordinanza con autorizzazione alla cremazione delle salme in elenco delle concessioni scadute da almeno 12 mesi con annessa comunicazione alla Prefettura di Catanzaro e ai parenti dei defunti come previsto per legge nonché pubblicazione sul sito internet ufficiale del gestore del servizio, nell’albo pretorio comunale e/o dei comuni italiani ed affissione avviso presso i cimiteri comunali. Regolamentare tale procedura attraverso un accordo/convenzione con i familiari che prevede i costi della cremazione a carico del gestore del servizio o del Comune di Lamezia Terme con consegna delle ceneri in apposita urna cineraria, in subordine un incentivo pari al 50% del costo della cremazione rendendo in cambio libero il loculo».

Al coro populistico si accoda l’associazione di promozione sociale “Senza Nodi” lamentando che «la sepoltura dei propri cari è segno d’amore, civiltà e, in Calabria in molti casi, di profondo senso religioso. Come sapete da sempre raccogliamo le istanze delle famiglie del nostro territorio e quando pensiamo che si debba pretendere delle risposte, chiediamo pubblicamente che siano date. È ormai tanto tempo che ci “raccontano” dello stato del cimitero di Lamezia Terme/Nicastro, dove a farla da padrone è la “dimenticanza”, in luogo dove in realtà il ricordo dovrebbe essere al primo posto».

Si pongono così domande che trovano risposte negli atti amministrativi, tanto del Comune che della Lamezia Multiservizi.

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