Anche il Pd gioca la carta dello scioglimento del consiglio comunale nell’attuale campagna elettorale per le elezioni politiche

Nell'ottica data dal centrodestra su quanto accaduto per appoggiare i propri candidati

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    Venerdì pomeriggio l’assemblea degli iscritti del Partito Democratico lametino ha ribadito la volontà di giocare la carta dello scioglimento del consiglio comunale nell’attuale campagna elettorale per le elezioni politiche.
    Nella nota firmata dai segretari Antonio Gatto (Circolo “Primerano”) ed  Andrea Cerra (Circolo “Cosentino”) si reputa che «la città di Lamezia Terme ha subìto il terzo scioglimento per mafia non per destino e non perché qualcuno ci vuol far offesa, ma perché è stato tollerato che si formassero liste e liste senza controllo da parte della coalizione guidata dall’ex sindaco Mascaro. Lo scioglimento è arrivato perché il sindaco Mascaro si è rifiutato di prender atto che la sua maggioranza era figlia di una elezione inquinata ed inficiata», se non fosse che la relazione della commissione d’accesso imputa legami di parentele e professionali ad entrambi gli schieramenti (Pd compreso), ed il Ministro degli Interni abbia proposto l’incandidabilità per 2 eletti dell’opposizione (Pasqualino Ruberto e Giuseppe Paladino, indagati in Crisalide) oltre che per il sindaco Mascaro (per gli impegni professionali in qualità di legale).
    Gli esponenti del Pd bocciano così le letture date dal centrodestra «che vorrebbero accattivarsi il voto dei lametini facendo breccia sul rammarico che tutti abbiamo e speculando sull’orgoglio dei nostri concittadini. E, addirittura, ci sono rappresentanti di partito nel centrodestra lametino che invitano i lametini stessi a votare per Tallini e per Aiello senza motivazioni e senza che questi abbiano mai lavorato per il bene di Lamezia».
    La carta d’identità conta fino ad un certo punto anche per il Pd, che invita a sostenere i candidati  Antonio Viscomi, Aquila Villella e Sebastiano Barbanti, fornendo per le elezioni politiche un programma localistico basato su «lo sviluppo della nostra Città come area centrale della Calabria che coinvolge tutta l’area dei due mari inclusa la città di Catanzaro. Nell’immediato abbiamo la necessità di un rafforzamento della nostra Città che deve stabilire rapporti continui e stabili con i Comuni contigui con i quali oggi Lamezia costituisce una vera e propria città allargata. Nell’area centrale della Calabria si deve favorire un’unica programmazione sanitaria alla quale affidare il programma di integrare ed utilizzare le risorse disponibili per migliorare e non per escludere sempre di più Lamezia come voluto dalla precedente amministrazione regionale di centrodestra di cui gli attuali candidati Tallini ed Aiello sono stati autorevoli rappresentanti. Parliamo della stessa fazione politica che oggi come ieri vorrebbe nuovamente escludere la nostra realtà sanitaria per creare nella stessa area Cittadini di serie A catanzaresi e Cittadini di serie B lametini».
    Gi.Ga.

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