Centro vaccinazioni a corto di vaccini, ipotesi esposto da parte di Patto Sociale

La nuova sede dovrebbe sorgere nell'ex caserma dei carabinieri, ma nel passaggio il problema attuale sono i rifornimenti

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    «Ad oggi, nonostante siano passate quasi due settimane dalle vibrate proteste di diverse mamme e dalla nostra pubblica denuncia, il Centro vaccinazioni di Lamezia Terme rimane sprovvisto di alcuni vaccini obbligatori come l’esavalente, e di altri consigliati come l’anti meningococco di tipo B», lamentano i componenti di Patto Sociale, «una legge dello Stato impone i vaccini esavalenti (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b) perché fungono da controllo, prevenzione e protezione contro alcune malattie gravi per i bimbi che rientrano nel primo anno di vita. Nondimeno, la vaccinazione costituisce un diritto fondamentale per i bambini secondo la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia.  Eppure a Lamezia Terme, ad oggi, questi vaccini non vengono somministrati».
    Viene così annunciata la possibilità di «presentare precipuo esposto-denuncia presso le competenti Autorità Giudiziarie, al fine di tutelare al meglio la salute dei bimbi lametini».
    L’11 luglio il direttore generale Giuseppe Perri assicurava che «attorno al 27 inaugureremo il nuovo centro con diurno annesso all’interno del rinnovato stabile che ospitava il vecchio ospedale e poi la caserma dei carabinieri. Nello stesso stabile apriremo un centro unico delle vaccinazioni, aperto dalle 8 alle 20, per poter offrire alle famiglie un’ampia offerta oraria per vaccinare i bambini. La prevenzione primaria, essendo settore di mia competenza, mi è sempre stata a cuore».
    Tra vecchia e nuova sede, però, al momento il problema sono i rifornimenti.

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