Richieste note, altre meno probabili da attuale, qualcuna già in corso d’essere nel documento ufficiale e unitario di rivendicazione dello sciopero di domani

Sarà consegnato alla Commissione Strordinaria che guida il Comune di Lamezia Terme e inviato al Prefetto di Catanzaro e al Ministro degli Interni.

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    Richieste note, altre meno probabili da attuale, qualcuna già in corso d’essere nel documento ufficiale e unitario di rivendicazione dello sciopero generale indetto a Lamezia Terme per domani e che sarà consegnato alla Commissione Strordinaria che guida il Comune di Lamezia Terme e inviato al Prefetto di Catanzaro e al Ministro degli Interni.
    Nel ribadire i disagi che la città sta vivendo in questo primo anno di commissariamento, il documento si sofferma sui vari punti su cui si chiede maggiore impegno alla terna guidata da Francesco Alecci.
    Se in contemporanea con la manifestazione anche i dipendenti comunali in assemblea decideranno forme e tempi di un’eventuale loro protesta, il documenti dei manifestanti sollecita i commissari «beneficiando di quanto previsto dalla legge per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose (l’art. 6 del decreto legge n. 78 del 2015 convertito nella legge n. 125 del 2015), di richiedere al Prefetto l’invio al Comune di Lamezia di nuovi dirigenti, anche eventualmente con formazione tecnica e specializzata nelle diverse materie, per rendere più efficiente e veloce il lavoro della macchina burocratica dell’ente e soprattutto dare risposte alle istanze di tanti cittadini e imprenditori della nostra città». L’occasione era però l’arrivo della terna, a dicembre 2017, quando si opto per la richiesta di 5 sovrafunzionari, con ad oggi l’arrivo di solo 3 ed esiti non migliorativi sul funzionamento della macchina amministrativa. Inoltre l’aver approvato fuori tempo massimo i bilanci a comportato anche la bocciatura dei piani triennali di assunzioni richiesti alla commissione ministeriale (perché oltre che commissariata, Lamezia rimane anche in piano di riequilibrio).
    Allo stesso tempo il documento chiede «una verifica attenta del lavoro fin qui svolto dagli attuali dirigenti, anche per quanto riguarda l’attuazione delle direttive della commissione stessa, e di prendere opportuni provvedimenti laddove dovessero riscontrarsi gravi carenze e/o inadempienze. A tal fine si richiede di procedere prima possibile al varo dell’avviso pubblico per individuare i componenti dell’Organismo indipendente di valutazione del Comune», con il 18 luglio scaduto il termine per partecipare all’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse ai fini della nomina dei componenti dell’organismo indipendente di valutazione della performance 2018/2021 del Comune di Lamezia Terme. 
    Altro punto è quello relativo ad «un attento monitoraggio dei finanziamenti comunitari, nazionali e regionali, e disponga la partecipazione ai vari bandi nei tempi adeguati per consentire la presentazione di progetti qualificati, frutto anche dell’interlocuzione del Comune con le realtà sociali e produttive della città», buone intenzioni già espresse dalla terna nel piano triennale delle opere pubbliche ma oggi seguite a corrente alternata. Altri finanziamenti cui si chiede di guardare son quelli disposti dal governo nazionale appositamente per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, ma anche in questo caso il piano delle priorità deliberato nel doppio del tempo previsto potrebbe non essere stato un buon biglietto da visita.
    Sul tema rifiuti si passa dall’improbabile richiesta dell’esenzione del pagamento della Tari (arrivata nelle case dei contribuenti in ritardo rispetto ai tempi deliberati, ma senza proteste di sorta da parte di chi oggi lamenta la spazzatura per strada) a quella di chiedere alla Regione Calabria di intervenire sull’impianto di trattamento dei rifiuti di San Pietro Lametino (il bando per la gestione e gli interventi di miglioramento è già deliberato e stilato dalla giunta Loiero, ma non viene citato nel documento dei manifestanti), chiedendo alla commissione straordinaria «di tutelare il  nostro Comune nell’ambito dell’Ato provinciale, perché il sistema di gestione rifiuti tenga conto della complessità e delle esigenze di una città come Lamezia. Si chiede altresì alla commissione straordinaria, attraverso le dovute interlocuzioni con Sorical, di richiedere interventi di manutenzione della rete idrica comunale per prevenire i gravi disservizi registrati a danno di cittadini, famiglie e attività commerciali».
    Si ribadisce poi la necessità di avviare «interlocuzioni con gli altri enti istituzionali (Regione, Provincia…) al fine di programmare con urgenza i necessari interventi di pulizia e messa in sicurezza dei fiumi che attraversano la città», così come di «intervenire sulla situazione del decoro urbano», mentre lunedì il Comune ha stanziato 124.991,55 euro per il servizio di potatura per 700 alberi da effettuare tra dicembre e giugno, ed il contratto per 8 mesi con la Malgrado Tutto è ancora vigente. 
    Sugli impianti sportivi, ricordando il peregrinare in giro per la Calabria per giocare le gare casalinghe delle varie società, si chiedono non nuove soluzioni tampone ma «di assumersi le responsabilità che un sindaco si assumerebbe in una situazione del genere: si emetta un’ordinanza sindacale per consentire la riapertura degli impianti sportivi della nostra città, nell’attesa che si concludano le procedure ancora in corso da parte degli uffici comunali», con medesimo atteggiamento anche per «l’immediata riapertura dei teatri e di tutti i siti culturali e di creare le condizioni per sostenere in ogni modo la vita culturale della città, primo baluardo contro ogni compromissione con l’illegalità e il malaffare».
    Alzando il livello delle richieste, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Interni, si propone di «non prorogare il commissariamento oltre il periodo già fissato dal decreto del Presidente della Repubblica (18 mesi) consentendo così ai cittadini lametini di votare prima possibile per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco, nella prima data utile dopo la scadenza del periodo di commissariamento», anche se eventuali elezioni a giugno dipenderanno anche dai resoconti dall’attuale terna commissariale. 
    Gi.Ga.

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