Il Comune di Lamezia Terme revoca l’appalto dei lavori del Bastione di Malta

L'ente pubblico accusa la ditta incaricata di non aver rispettato le indicazioni di ripresa dei lavori

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    Il Comune di Lamezia ed il Bastione di Malta, una storia complicata, sebbene il bene storico compaia sul gonfalone della città. Dopo i lavori a singhiozzo, ora arriva anche la revoca degli stessi con l’amministrazione comunale a puntare il dito contro l’efficienza della ditta incaricata.
    Si approva infatti oggi «di risolvere il contratto, Rep. n. 15 dell’11 marzo 2014, registrato a Lamezia Terme il 18/03/2014 al n. 26, serie 1, con Genovese Costruzioni s.r.l. impresa subentrata per cessione di ramo d’azienda alla Genovese Costruzioni s.a.s. di Antonio Genovese & C, relativo all’intervento pubblico denominato “Acquisizione e valorizzazione del Bastione di Malta”, ai sensi dell’art. 136, commi 4, 5 e 6, del D.Lgs n. 163/2006».
    Il nodo del contendere tra pubblico e privato e lo stato dei luoghi, con il Comune ad affidare una nuova pulizia degli interni ed esterni dalle deiezioni degli uccelli, e l’impresa privata ad avanzare ulteriori motivi ostativi non accolti però dall’ente pubblico. 
    In una delle ultime comunicazioni, il 14 maggio, l’amministrazione comunale precisa che «rilevato con sopralluogo come lo stato di fatto dell’immobile e dell’area circostante sia rimasto invariato dal momento della sottoscrizione del verbale di ripresa e di come l’ordine di ripresa completa dei lavori non sia stato assolto, visto quindi il tempo trascorso senza esito dalla data di emissione degli Ordini di ripresa dei lavori, l’Appaltatore viene diffidato ad adempiere alla esecuzione dei lavori secondo il progetto di variante approvato, come da verbali di ripresa lavori, parziale e completa, sottoscritti rispettivamente il 16/05/2018 e il 10/04/2019» dando 10 giorni di tempo per eseguire «i lavori, relativi ai prospetti dell’edificio oggetto di intervento consistenti nel trattamento biocida delle superfici murarie, restando fermo il termine per l’ultimazione completa dei lavori previsto al 15/06/2019».
    Il 27 maggio nuovo sopralluogo, con nessun rappresentante della ditta in loco, in cui il Comune certifica il fermo sostanziale del cantiere e quindi avvia le procedure di revoca dell’incarico intimando alla ditta di smontare tutto. Per riaprire il Bastione, quindi, i tempi continuano a non essere certi.
    Gi.Ga.

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