Piccioni contesta l’ipotesi di Teatro Grandinetti aperto solo a pagamento, già nota da maggio 2018

Non convince la  gestione del Teatro Comunale Grandinetti sul presupposto che il teatro sia un  “bene di rilevanza economica”

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    Dopo la solidarietà al gruppo Raffaele per l’incendio subito al punto vendita di Squillace, le due liste a sostegno di Rosario Piccioni a sindaco si concentrano sul recap dell’incontro avuto ieri con le associazioni culturali lametine contestando che «a meno di un mese dalle elezioni comunali il Comune si appresti a pubblicare un bando per la gestione del Teatro Comunale Grandinetti sul presupposto che il teatro sia un  “bene di rilevanza economica”. Una scelta che comporterebbe costi di locazione più elevati e che, in generale, avrebbe contraccolpi negativi sulle attività portate avanti dalle associazioni». 

    La comunicazione di riapertura, con relativi costi per uso della struttura e servizi a carico dei paganti, è avvenuta sul sito dell’ente ieri pomeriggio, con ora Rosario Piccioni a lamentare che «dopo due anni di assoluta inattività della commissione straordinaria sul fronte dei teatri e della cultura, non è tollerabile una scelta di questo tipo a meno di un mese dal voto. Rivolgiamo quindi un appello alla commissione straordinaria, richiamando il buon senso e i motivi di opportunità: si sospenda qualsiasi eventuale procedura in questa direzione. Sia la futura amministrazione comunale eletta dei cittadini a valutare e ad assumere decisioni sulle politiche culturali della città».

    La terna commissariale aveva già in precedenza deliberato linee di indirizzo di tale tipo che però non avevano trovato esito in un avviso pubblico vero e proprio, vista anche la serrata delle strutture teatrali, mentre nella relazione approvata a maggio 2018 il valore presunto della concessione per la stagione 2018/19, comprensivo dei proventi della gestione, veniva stimato in 283.200 euro annui (comprese le 30 giornate che il Comune si riserva di avere ad uso gratuito).

    Tra le idee emerse dall’incontro nel punto elettorale di Piccioni la richiesta di una risoluzione immediata delle problematiche relative ai luoghi della cultura ancora oggi chiusi, la costituzione di una consulta delle associazioni culturali e di un portale web che dia comunicazione aggiornata di tutti gli eventi realizzati sul territorio, un censimento dei beni utilizzabili dalle stesse associazioni con sgravi fiscali e affitti minimi o locazioni gratuite, la creazione di un museo di arte contemporanea.

    «La cultura è uno dei punti cardine del nostro programma per la città che, come abbiamo detto in più occasioni, è un programma aperto a idee e contributi che raccoglieremo anche attraverso gli incontri di “Cantiere Lamezia”, che proseguiranno nella prossima settimana.  In una città come la nostra l’attività culturale e artistica può e deve essere occasione di sviluppo e di occupazione, attraverso una collaborazione trasparente e virtuosa tra l’ente comunale e le realtà private e associative. Noi siamo qui per ascoltare le legittime denunce, soprattutto dopo l’“inferno” degli ultimi due anni, ma anche per ascoltare chi opera sul campo e raccogliere proposte che rispondano alle istanze di un mondo come quello della cultura e dell’arte che è un patrimonio inestimabile di Lamezia», ha concluso Rosario Piccioni.

    g.g.

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