Torna a puntare il dito contro l’uso congiunto del dirigente Salvatore Zucco tra il Comune di Lamezia Terme e quello di Reggio Calabria il segretario generale della Uil

Atti firmati in riva allo Stretto nel periodo di proroga unilaterale e con ferie postume contestate dal sindacalista

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    Torna a puntare il dito contro l’uso congiunto del dirigente Salvatore Zucco tra il Comune di Lamezia Terme e quello di Reggio Calabria il segretario generale della Uil, Bruno Ruberto, ripercorrendo il periodo di proroga unilaterale arrivata dalla città dello Stretto e poi deliberata anche dalla terna commissariale non senza richiami all’altra parte pubblica.
    In una nota inviata tanto alle due prefettura competenti, che al Ministero e ai vertici delle due amministrazioni comunali, Ruberto sottolinea come «la condotta e il comportamento del Dirigente Zucco si contrappone agli obblighi di diligenza, lealtà e di buon andamento, che qualificano il corretto adempimento della prestazione lavorativa. La gravità è oltremodo significativa in quanto il Dirigente/Comandante della Polizia Locale ha svolto e coordinato le funzioni di polizia giudiziaria-polizia stradale e di pubblica sicurezza, esercitando attività lavorativa al Comune di Reggio Calabria (ente utilizzatore), nonostante privo dell’autorizzazione del Comune di Lamezia Terme (ente datore di lavoro), nelle giornate di martedì e venerdì (giorni formalmente comunicati) nel periodo compreso tra il 04 e il 21 novembre 2019, arrecando un grave pregiudizio al corretto svolgimento del rapporto di lavoro presso l’ente di appartenenza e l’ente utilizzatore» citando così a prova 9 determine sottoscritte dal dirigente per l’amministrazione Falcomatà.
    Altro aspetto che Ruberto segnala è che «dopo l’emanazione della Delibera della Commissione Straordinaria del Comune di Lamezia Terme n. 269 del 21 novembre 2019, lo stesso dipendente comunica alle ore 19:12 nella stessa data e dopo l’approvazione della delibera, tramite l’account mail istituzionale del Comune di Lamezia Terme, che le assenze dei giorni 5-8 e 12 novembre 2019 sono da imputare quale fruizione di congedo ordinario residuo. Il preoccupante e ingannevole stratagemma maliziosamente ingegnato dal Dirigente Zucco, pone seri dubbi sulla sua integrità psicofisica e fedeltà in primis nei confronti dell’Ente datore di lavoro e ovviamente con l’Ente utilizzatore, allorquando in data abbondantemente postuma (modalità palesemente irregolare e capziosa) comunica di essere in congedo (ferie) guarda caso nei giorni 5/8/12 novembre 2019, nonostante consapevole di avere svolto attività lavorativa al Comune di Reggio Calabria per come sopra documentato, determinando un’ulteriore danno erariale al Comune di Lamezia Terme che retribuisce anche le ferie del dipendente, nel mentre lavorava al Comune di Reggio Calabria senza la regolare autorizzazione dell’ente datore di lavoro».
    Il sindacalista invita quindi gli enti preposti «a fare chiarezza, affinché i cittadini dei rispettivi territori abbiano contezza su modus operandi poco chiari e per nulla trasparenti, tendenti a minare ulteriormente la fiducia nelle istituzioni, in particolare in un settore delicato e di diretto impatto sociale quale è la Polizia Locale». Nel mentre la terna commissariale ha lasciato da tempo via Perugini, Zucco lo farà non appena la commissione ministeriale darà il via libera al suo trasferimento definitivo in riva allo Stretto, ed anche qualche altro dipendente potrebbe andare via in mobilità aggravando la penuria organica in atto.
    g.g.

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