«Il piano di protezione civile va divulgato meglio a tutti i cittadini, partendo dalle scuole ma anche alle istituzioni, perché pure il sindaco oggi sarebbe impreparato a rispondere»

Tra le proposte di aggiornamento del piano comunale di protezione civile la prima è quella di abbandonare le cartografie scannerizzate e passare all’uso di Google Maps per indicare in modo più immediato le aree di assemblamento. 

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Statisticamente l’ultimo grande terremoto è stato ad inizio del secolo scorso, con in quello precedente l’ultimo fenomeno sopra il grado 6, e proprio sulla mancanza di conoscenza del fenomeno e dei comportamenti da tenere nel caso si è incentrato l’incontro al Chiostro tenuto dal Radio Club Lamezia.
    Primo aspetto toccato quello della conoscenza della storia tellurica calabrese, ma anche delle conseguenze dirette ed indirette come eventuali maremoti, ed aspetti legati come il piano comunale di protezione civile, le aree di assemblamento, l’organizzazione della protezione civile che comprende diversi livelli.
    Si è sottolineata l’importanza dell’informazione ed educazione all’affrontare le emergenze come uno dei vari scopi della Protezione Civile, ma anche di avere una struttura da subito preparata come il Centro Operativo Comunale (ultimo test probante lametino l’allerta rossa del 24 novembre), con il sindaco a coordinare il lavoro di tutte le forze chiamate in causa (vigili del fuoco, forze dell’ordine, polizia locale, volontari di protezione civile).
    Il sindaco Mascaro stesso ammette che «il piano di protezione civile va divulgato meglio a tutti i cittadini, partendo dalle scuole ma anche alle istituzioni, perché pure il sindaco oggi sarebbe impreparato a rispondere. Come ente stiamo andando avanti nell’intercettare i finanziamenti dedicati alla messa a norma degli immobili in nostro possesso, ed in parallelo non si può più rimandare il discorso sul dissesto idrogeologico, perché ieri notte abbiamo visto come i pericoli siano sempre dietro l’angolo».
    Il primo cittadino per questo chiede «piena collaborazione a maggioranza ed opposizione sul piano politico per trovare insieme le soluzioni necessarie, un tavolo di confronto che ci veda insieme a chi è sul campo in questi casi perché non possiamo perderci in polemiche», dando così appuntamento per i prossimi mesi per altri incontri ufficializzando la delega alla protezione civile all’assessore Francesco Dattilo.
    Si passa poi ad illustrare minimi accorgimenti in casa per evitare rischi durante il terremoto, come fissare al meglio al muro mobili ed armadi, evitare di montare mensole sopra i letti, fissare al meglio i quadri. Rifugiarsi sotto architravi o tavoli resistenti e non usare scale o ascensori durante la scossa (in seguito meglio scendere le scale dalla parta opposta della ringhiera), chiudere i contatori e raggiungere l’area adibita ad assemblamento. Passaggio a sé stante per l’ammortamento delle spese tra il 50% all’85% delle spese per l’adeguamento antisismico dei propri immobili, attualmente prorogato fino al 2021.
    Tra le proposte di aggiornamento del piano comunale di protezione civile la prima è quella di abbandonare sul sito del Comune le cartografie scannerizzate e passare all’uso di Google Maps per indicare in modo più immediato le aree di assemblamento. 
     

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