Aula bunker al posto del call center, le associazioni di Catanzaro critiche per la scelta, Piccioni per l’assenza di Mascaro

Al vertice ministeriale a Roma a confrontarsi i vari attori interessati con sede nel capoluogo

Più informazioni su

Se un gruppo di associazioni catanzaresi (Catanzaronelcuore – Petrusinu Ogni Minestra – Osservatorio Decoro Urbano – Centro Studi Politico Sociale Don Francesco Caporale – Liberamente Calabria – Venti Da Sud – Eu20 – Ass. Cultur. Antonino Greco – Italia Nostra Catanzaro) contesta la scelta ministeriale di svolgere il processo “Rinascita Scott” in alcuni locali della Fondazione Terina, nell’area ex Sir, in città Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia Bene Comune, contesta che al tavolo romano non sedesse nessun rappresentante lametino.

Nella riunione istituzionale ternutasi a Roma hanno partecipato il procuratore Gratteri, il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, il presidente del tribunale di Catanzaro, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il presidente del consiglio comunale di Catanzaro Polimeni, essendo il confronto interno a chi doveva fare proposte e chi doveva recepirle ed i vari esponenti istituzionali coinvolti.

«L’entusiasmo generale e comprensibile per la decisione del Ministero non può farci chiudere gli occhi sul fatto che ci sono tanti punti oscuri. Non si spiega altrimenti la presenza come rappresentanti istituzionali soltanto del Sindaco e del presidente del consiglio comunale di Catanzaro», lamenta Piccioni, anche se a Catanzaro hanno sede la Corte d’Appello ed il Tribunale oltre che la Procura antimafia direttamente coinvolti, chiedendo perché non fosse presente il sindaco di Lamezia Terme (la competenza dei locali scelti nell’area ex Sir è della Fondazione Terina, quindi Regione, non comunale).

Più informazioni su