“Urgente ed improcrastinabile una revisione delle aliquote Tari che il Comune applica alle aziende dell’area industriale”

Lucia Cittadino, consigliere comunale di Nuova Era, pone l'obiettivo dopo la votazione del bilancio prevista domani

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Tra i punti all’ordine del giorno domani in consiglio comunale vi è anche la determinazione delle tariffe Tari, confermate nel 2020 nella stessa misura dell’anno precedente.

«Quello che auspico e che ho più volte sollecitato è che, superata la fase di approvazione del bilancio, l’Amministrazione possa finalmente rivedere tutti i criteri sottesi alla determinazione delle tariffe comunali, in particolar modo della Tari», spiega Lucia Cittadino, consigliere comunale di Nuova Era, «il Regolamento comunale di riferimento è ancora quello del 2014 e non ha subito mai alcun aggiornamento e revisione, nonostante si siano succedute negli anni leggi nazionali che hanno modificato completamente il quadro di riferimento dei tributi locali».

Si passa così agli ultimi aggiornamenti: «la Iuc, infatti, è stata istituita con la Legge n. 147/2013 e successivamente abrogata con la Legge di Bilancio 2020 che ha previsto l’abolizione dell’Imposta unica comunale (Iuc) nelle sue componenti relative all’Imposta municipale propria (Imu) ed al Tributo sui servizi indivisibili (Tasi), e l’unificazione delle due imposte nella nuova Imu. E’ dunque indifferibile un adeguamento del regolamento comunale alla legislazione nazionale».

Se la nuova Imu sarà votata domani, per la Cittadino «è urgente ed improcrastinabile poi una revisione delle aliquote della Tari che il Comune di Lamezia Terme applica a tutte le aziende dell’area industriale, assolutamente sproporzionate sia alla totale inefficienza del servizio di raccolta effettivamente offerto e sia alla reale capacità di produzione dei rifiuti. Totalmente inadeguati infatti sono i criteri di esenzione o riduzione della tariffa in relazione alla tipologia di attività svolta dalle singole aziende. L’area Sir è ricca di realtà industriali virtuose che necessitano sia di incentivi economici e sia di una riduzione del carico fiscale da parte di un’Amministrazione che davvero ha a cuore lo sviluppo del nostro comprensorio». Anche se solo recentemente la raccolta differenziata porta a porta è arrivata nella zona di San Pietro Lametino, che paradossalmente ospita gli impianti che gestiscono i rifiuti.

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