Il coordinamento cittadino di Fratelli D’Italia di Lamezia Terme contrario al ritorno della didattica in presenza

Come altri comuni della Provincia, capoluogo compreso, lunedì riprenderanno le lezioni in presenza anche a Lamezia Terme

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Come altri comuni della Provincia, capoluogo compreso, lunedì riprenderanno le lezioni in presenza anche a Lamezia Terme terminando il periodo di chiusura ordinato dopo le indicazioni da parte dell’Asp di Catanzaro.

Il coordinamento cittadino di Fratelli D’Italia di Lamezia Terme palesa invece la propria contrarietà, reputando che a decidere dovesse essere non il sindaco ma «l’invito alla precauzione che gli viene recapitato dalle famiglie lametine e dalle forze politiche» e sostenendo che la didattica a distanza «nel nostro territorio, Zona Rossa, sia al momento assolutamente da scongiurare poiché per l’occasione egregiamente sostituita dalla DID, alla quale, tutte le scuole del nostro territorio si sono rivolte mettendo così al sicuro personale scolastico, alunni e famiglie».

Si citano così sentenze del Tar Sicilia «che respinge le istanze di riapertura di alcuni genitori», ma non quella del Tar Calabria che ha accolto la medesima istanza di genitori a Paola contro l’ordinanza regionale che scadrà domani, criticando così l’ordinanza di Mascaro che segue quella di Abramo a Catanzaro, mentre di parere contrario sono stati i primi cittadini di Vibo Valentia e Soveria Mannelli.

«Le Regioni tutte, proprio ieri in concomitanza ed in contrapposizione alla sua inopportuna ordinanza sindacale, si sono pronunciate ad unanimità verso lo slittamento dell’apertura al 7 gennaio 2021», ricorda Fratelli d’Italia, e nel caso anche Spirlì emanasse apposita ordinanza varrebbe lo stesso per le scuole lametine che si chiede rimangano chiuse.

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