Per Annita Vitale, Segreteria provinciale PD Catanzaro, «di certo davvero non c’è da gioire per l’ennesimo commissariamento ma c’è da porsi obbligatoriamente delle domande per riuscire a capire ed a crescere come comunità, credo che Lamezia lo meriti. Il problema delle 4 sezioni in cui è stato annullato il voto deve farci definitamente riflettere su quale sia l’ambiente e il terreno culturale all’interno del quale ogni volta matura il voto nella nostra città».
Si chiede quindi di «ristabilire il perduto clima di trasparenza e legalità in città. Forse è arrivato il tempo di guardare in faccia questa classe dirigente, quella che ha tentato di governare la città negli ultimi anni e che, possiamo dirlo serenamente, ha costantemente fallito, per un motivo o per un altro, per responsabilità dirette o indirette. È nostro dovere come cittadini guardare in faccia i problemi, individuare i responsabili e la prossima volta fare scelte nette, mature e consapevoli, rifuggendo il mantra natalizio 2020 che vuol farci credere che siamo tutti più sereni, cullati nella storia del tutti contro Lamezia».
Se non fosse che i presidenti di seggio sono scelti dalla Corte d’Appello, gli scrutatori estratti dall’apposito albo comunale, ed in entrambi i casi sono lametini non candidati, ed entro 60 giorni si terranno nuove mini elezioni con gli stessi candidati del 2019 e senza un esito di molto diverso rispetto al novembre dello scorso anno.