Chiaravalle e Decollatura prime unità speciali di continuità assistenziale da avviare nel territorio dell’Asp di Catanzaro

Dimezzate le postazioni, da 8 a 4, contrattualizzati 10 dei 19 medici che hanno manifestato la propria disponibilità

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Il 30 marzo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 le unità speciali di continuità assistenziale previste nel territorio dell’Asp di Catanzaro erano 8, di cui 3 nel lametino (Nicastro, San Pietro a Maida, Decollatura), ma dall’8 giugno si recluta personale solo per la metà delle stesse (Catanzaro, Chiaravalle, Lamezia Terme, Decollatura).

Prime a partire saranno le postazioni di Chiaravalle e Decollatura, con la firma sul contratto a tempo determinato da parte di 10 medici che hanno manifestato piena ad immediata disponibilità a ricoprire gli incarichi per 84 ore settimanali (ogni presidio sarà aperto giornalmente dalle 8 alle 20, con ognuno dei 5 medici assegnati a coprire settimanalmente dalle 12 alle 24 ore).

A 3 mesi dall’inizio dell’iter, e teoricamente 2 dalla fine dell’attuale stato di emergenza, la macchina burocratica sanitaria non ha viaggiato però con la velocità necessaria per dare una mano alla richiesta di assistenza del territorio.

Infatti il 21 aprile ad aver superato una prima selezione erano stati in 30, di cui 3 giorni dopo però solo 18 (più una domanda arrivata fuori termine poi riammessa) avevano accettato di ricoprire tale ruolo fino al termine dell’emergenza sanitaria. Di fatti la selezione prevedeva inizialmente contratti da 6 mesi, eventualmente prorogabili o da interrompere in caso di mutamento della pandemia da Covid-19, mentre il tempo è passato tra riorganizzazione interna dell’Asp per sottoscrivere le relative assicurazioni e rivedere la distribuzione dei presidi.

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