Stanziati i fondi per allacciare agli impianti i moduli prefabbricati per 10 posti di terapia intensiva Covid

Inoltre si specifica che l'attuale centrale del vuoto risulta sottodimensionata per garantire l'efficienza degli attuali reparti e l'annessione delle nuove strutture

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In attesa della collocazione dei moduli prefabbricati in un’area esterna al pronto soccorso lametino, per un totale di 10 posti letto di terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 (ma la struttura rimarrà a disposizione del presidio anche dopo la fine della pandemia), l’Asp di Catanzaro prepara gli atti amministrativi per collegare gli stessi agli impianti del nosocomio.

Nello specifico vengono previsti 177.143,92 euro per gli impianti relativi ad ossigeno, aria medicale, vuoto, linea elettrica – dati – telefonica, rete idrica e fognaria.

Inoltre si specifica che «l’attuale centrale del vuoto risulta sottodimensionata per garantire l’efficienza degli attuali reparti e l’annessione delle nuove strutture (terapia intensiva in acciaio e malattie infettive), per come segnalato dalla ditta manutentrice tramite pec del 1 febbraio, e la stessa centrale non garantisce il sufficiente grado di aspirazione ai punti di utilizzo dei vari reparti».

La copertura finanziaria, dopo l’autorizzazione della Regione Calabria e la rimodulazione del mutuo, arriverà dall’economia dei fondi ottenuti nel 1997 sulla prevenzione e lotta contro l’Aids nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme.

Nel frattempo da un lato dovrebbe partire a breve il cantiere per la realizzazione delle strutture modulari, che in un primo momento era stato annunciato per marzo, mentre in 45 giorni si dovrebbero concludere i lavori.

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