Arance della Salute sabato in piazza a Jacurso e Cortale, oltre che in alcune scuole del lametino

Alcuni dati sulla popolazione residente in Italia hanno mostrato che un terzo circa degli adulti ha fattori di rischio per lo sviluppo di un cancro

L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca. Con le Arance della Salute, sabato 27 gennaio decine di migliaia di volontari e sostenitori si incontrano nelle piazze, mentre studenti e insegnanti si mobilitano all’interno delle scuole, per raccogliere fondi e diffondere consapevolezza sull’importanza e sull’urgenza della prevenzione. Nel lametino hanno aderito le piazze di Cortale e Jacurso.

Venerdì e sabato bambini, ragazzi, insegnanti e genitori di oltre mille scuole diventano volontari AIRC distribuendo arance, miele e marmellata nell’ambito di “Cancro io ti boccio”, un progetto di Fondazione AIRC in cui coesistono impegno civico e contenuti educativi focalizzati sulla prevenzione e sulla diffusione della cultura scientifica.

Nel lametino hanno aderito: I.C. Falerna, Lamezia Terme I.C. Saverio Gatti, Scuola Primaria Serrastretta Cancello, S.M.S. Serrastretta Migliuso, S.M.S. – Serrastretta.

Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di uno stile di vita sano per ridurre il rischio di cancro. Fino al 40% dei nuovi casi di tumore è potenzialmente prevenibile1 o più curabile quando si agisce sui fattori di rischio modificabili: non fumare, fare attività fisica, scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata, aderire agli screening raccomandati per la diagnosi precoce.

Alcuni dati sulla popolazione residente in Italia hanno mostrato che un terzo circa degli adulti ha fattori di rischio per lo sviluppo di un cancro. Il 33% circa delle persone è in sovrappeso e il 10% obeso, il 31% è sedentario e il 24% fuma. I numeri più preoccupanti riguardano i bambini in età scolare: il 39% circa è in sovrappeso e, di questi, il 17% è obeso. Si tratta di numeri tra i più alti in Europa, dovuti principalmente a un’insufficiente attività fisica e a un’alimentazione che si è allontanata dai principi della dieta mediterranea. Per questo AIRC invita tutti ad agire in prima persona, adottando abitudini più sane e sostenendo la ricerca per prevenire sempre più tumori, diagnosticare precocemente la malattia e curare sempre meglio tutti i tipi di cancro.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino e di IFOM, l’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC guidato da Alberto Bardelli, ha scoperto che una particolare tossina batterica, chiamata colibactina e presente in alcuni tumori intestinali, è in grado di addestrare il cancro a resistere alle cure. I risultati dello studio, pubblicati in questi giorni sulla rivista Cell Reports Medicine, contribuiscono a comprendere perché alcuni tumori al colon-retto non rispondono alla chemioterapia. Possono inoltre fornire le basi per selezionare i trattamenti più idonei a ciascun paziente.

Un risultato concreto che testimonia l’impatto di AIRC nel progresso della ricerca oncologica italiana, a cui proprio in questi giorni la Fondazione ha destinato per il 2024 un investimento complessivo di oltre 143 milioni di euro a favore di 695 progetti di ricerca, 93 borse di studio, 15 programmi speciali.

Generico gennaio 2024