Benedizione del presepe e incontro con gli studenti del Perri – Pitagora per il vescovo Parisi

Parisi si è soffermato sul senso della rappresentazione evidenziando come “mettere il Bambino Gesù nel presepe ci ricorda che il mondo dovrebbe essere guidato dalla stessa semplicità e dalla stessa trasparenza dei bambini”.

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Vivere il Natale non come punto di arrivo ma “come punto di partenza, per iniziare a costruire ogni giorno, sull’esempio di Gesù, quella umanità bella, quella città bella che sogniamo e desideriamo”. È uno dei messaggi che il vescovo Serafino Parisi ha rivolto agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Perri – Pitagora”, nel corso della mattinata che si è aperta con la benedizione del tradizionale presepe allestito nei locali dell’edificio scolastico su Corso Numistrano e proseguita rispondendo alle domande dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Pitagora”. Studenti che il vescovo ha invitato ad essere “impegnati, giorno per giorno, come protagonisti del futuro. Il senso vero del Natale è proprio questo: in un mondo dove, accanto a tante cose belle, ci sono pure tante negatività, c’è una speranza. E questa speranza la costruiamo insieme, oggi per il futuro, realizzando rapporti di sincerità, di giustizia, di pace. Così il Natale non sarà un momento passeggero di buonismo, ma sarà una festa veramente riuscita”.

Quindi l’invito ai ragazzi da parte del presule “a scegliere in prima persona senza lasciarvi condizionare dal giudizio degli altri e, su questo fronte, la scuola ha un ruolo molto importante perché vi insegna ad entrare nel mondo con spirito critico”.  In un mondo orientato verso il metaverso “in cui rischiamo ogni giorno di pensare che la realtà sia uguale alla sua rappresentazione e alla finzione”, il vescovo di Lamezia marca la differenza tra “chi ci mette l’immagine, come gli influencer di oggi, e chi ci mette la vita come ha fatto Gesù. Vi auguro, nelle cose che farete e nelle cose in cui credete, di poterci mettere non l’immagine ma la vita”.

Prima di benedire il presepe dell’istituto, il vescovo Parisi si è soffermato sul senso della rappresentazione evidenziando come “mettere il Bambino Gesù nel presepe ci ricorda che il mondo dovrebbe essere guidato dalla stessa semplicità e dalla stessa trasparenza dei bambini”.

Ad accompagnare il vescovo, la professoressa Filomena Loiacono che ha portato il saluto del dirigente Giuseppe De Vita e il parroco di San Domenico don Antonio Brando

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