Dopo il turno di riposo Royal Team domenica in Basilicata

Continua la rincorsa al Napoli capolista

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    La Royal Team Lamezia ha ripreso gli allenamenti settimanali dopo il proprio turno di riposo di domenica scorsa. Una giornata in cui Napoli si conferma capolista con 10 punti avendo però giocato tutte e 4 le giornate di campionato, al pari soltanto di Salernitana, Ottaviano, Reggio e Cosenza, con le due calabresi rispettivamente penultima e ultima. La Royal ha finora giocato soltanto 2 gare con altrettante vittorie (a Cosenza e in casa contro Afragola) e si prepara alla trasferta di domenica contro il MatchPower Rionero. Dal canto loro le lucane di gare ne hanno giocate 3, vincendone soltanto una (col Cosenza in casa per 4-0) e perdendo in casa col Napoli 3-1, e ad Afragola 9-3.

    In casa Royal stanno lavorando a parte Ierardi, dopo lo stiramento di una decina di giorni fa ma potrebbe essere tra le convocate per domenica, e la giovane De Sarro, anche per lei acciacco muscolare.
    Mister Ragona sta lavorando alacremente con la squadra, approfittando della settimana di riposo per mettere a punto schermi e situazioni tattiche da riproporre in campionato. «Dopo l’ultima vittoria– spiega il tecnico reggino – abbiamo utilizzato il turno di riposo per ridare smalto anche atletico alle ragazze. Domenica iniziamo un tour de force da Rionero e poi avremo 2 gare difficilissime, in casa col Martina che sarà una battaglia e nel turno infrasettimanale del Primo novembre a Palermo, che forse è la squadra più forte. Noi rispetteremo chiunque ma daremo il massimo per ottenere quanti più punti possibili. Intanto pensiamo al Rionero, ma soprattutto a noi stessi: dovremo lavorare e migliorare».
    Ritornando con la mente alla sofferta vittoria con l’Afragola, s’è palesata una certa frenesia quando la pressione ospite aumentava. «Ancora non conosco – ribatte Ragona – squadre perfette dall’inizio in ogni cosa, gradualmente si migliora. Certo, oltre che sulla tecnica occorre lavorare sulla testa delle ragazze, magari limitando un certo nervosismo. Ciò accade se non si è concentrati sempre al massimo, arrivando in ritardo sulla palla o  commettendo fallo. Non siamo né l’Argentina né il Brasile ma il Lamezia, e sul materiale disponibile dobbiamo stringere e trarre il meglio possibile. Per cui bisogna capire che appena caliamo in intensità ci puniscono. Tuttavia prendiamo il positivo e cioè la vittoria, il miglioramento rispetto a Cosenza e l’anima e cuore che la squadra ci ha messo. Senza tutto ciò la gara la perdiamo».

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