Callipo testimonial della prima autorizzazione della Zes lametina ottenuta in una settimana foto

Ampliamento dell'insediamento già esistente a San Pietro Lametino tramite una nuova piastra logistica completamente digitalizzata per la distribuzione delle conserve alimentari che saranno prima stoccate a Maierato, per poi raggiungere Lamezia Terme ed il resto dei mercati.

Una settimana per un’autorizzazione di per sé è già una notizia, lo diventa ancora di più se è la prima relativa alla Zes dell’area industriale lametina, con l’ampliamento dell’insediamento già esistente da parte della Callipo a San Pietro Lametino tramite una nuova piastra logistica completamente digitalizzata per la distribuzione delle conserve alimentari che saranno prima stoccate a Maierato, per poi raggiungere Lamezia Terme ed il resto dei mercati.

Dal 12 al 20 gennaio è una settimana, sette giorni più uno, per la precisione, un venerdì. Il giorno migliore per partire con una nuova impresa, invertendo il pregiudizio e dando fiducia alla Calabria. E’ la “Giacinto Callipo conserve alimentari srl” la prima società alla quale è stata rilasciata l’autorizzazione numero 1 per una nuova attività in una delle aree comprese nel perimetro della Zes (zona economica speciale). L’imprenditore Pippo Callipo il 12 gennaio ha avanzato allo sportello unico della Zes Calabria richiesta di autorizzazione unica di insediamento di un nuovo reparto di confezionamento di conserve alimentari in due capannoni dell’area industriale di Lamezia Terme – San Pietro Lametino. Nello stesso giorno il commissario straordinario, Giuseppe Romano, ha indetto conferenza dei servizi decisoria da effettuarsi in maniera semplificata e in modalità asincrona per il rilascio dell’autorizzazione unica fissando in 4 giorni, se si esclude il week end, il termine perentorio entro il quale i soggetti coinvolti – comune di Lamezia Terme e Corap (Consorzio Regionale attività produttive) – avrebbero dovuto rendere le proprie determinazioni. Termine rispettato: venerdì 20 gennaio è stata protocollata l’autorizzazione unica.

Negli uffici Corap si trovano così il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, il commissario della Zes Calabria, Giuseppe Romano, l’imprenditore Pippo Callipo, il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, l’assessore regionale Rosario Varì ognuno per proprio ambito a rimarcare la soddisfazione.

Secondo il primo cittadino lametino si è «davanti al simbolo di una Calabria che ha voglia di investire nel proprio territorio, ma anche di speranza e di messaggio chiaro nel dire che la Zes è uno strumento pienamente operativo con tempi celeri. L’auspico è che possa essere la prima di una lunga serie di autorizzazioni che portino nuovi investimenti e futuro per diverse zone della Calabria».

La Zes calabrese abbraccia infatti non solo l’aeroporto lametino e parte dell’area industriale “Benedetto XVI”, quanto anche i territori di Reggio Calabria, Gioia Tauro, Crotone, Vibo Valentia, e proprio sulla “regionalità” degli investimenti si sofferma Ferrara parlando di «una scommessa fatta insieme, e che ora dà i primi frutti. Abbiamo anche il vantaggio che Romano è il coordinatore di tutte le Zes del Meridione», sperando che «queste siano da stimolo per attirare investimenti dall’Italia e dall’estero, perché agli imprenditori dobbiamo dare risposte certe e celeri, superata la fase pandemica ora bisogna sfruttare al meglio tutte le risorse che arriveranno per preparare un terreno fertile alle imprese. Primo step deve essere quello di rimarcare gli aspetti positivi quando ci sono, come in questo caso».

Varì riepiloga gli incontri precedenti sulla Zes per sottolineare come «queste zone economiche speciali sono già operative, lo sportello unico regionale permette di abbattere i tempi di concessione, che è uno stimolo importante oltre a quello della fiscalità agevolata. Le sorti delle attività produttive non chiedono solo questo, ma servono ulteriori strumenti: da qui a poco dovremmo ufficializzare un accordo di governo per ampliare i servizi offerti per le zes, abbiamo già aperto le domande a sportello per gli impianti fotovoltaici per le imprese».

Romano ringrazia «Callipo per aver creduto nella Zes Calabria, ed aiutarci a scrivere una pagina storica per questa regione. Agli imprenditori capaci bisogna dare credito e risposte, ma questo non è il lieto fine di una storia ma l’inizio di un percorso che spero possa coinvolgere sempre più imprese».

Il commissario si sofferma poi sulla rete di relazioni che si è creata «perché abbiamo ragionato non per il profitto del singolo imprenditore ma quello collettivo. Dovrà essere un modo di procedere che sia regola per addivenire a risultati: prima i fatti, poi la formalizzazione degli stessi. Personalmente ho il vantaggio di non essere stato visto come un commissario distante dalla realtà calabrese, ma per continuità territoriale più vicino. Ogni 6 mesi spero di poter avere un report che testimoni i progressi infrastrutturali fatti in questa come nelle altre aree industriali».

«Vogliamo che sia il prototipo di quello che è possibile fare in Calabria», dice Romano, «semplificare, accelerare, rendere vantaggioso un investimento sono gli obiettivi strategici della Zes. Abbiamo gli strumenti per poter intervenire. Ma soprattutto dobbiamo alimentare il circuito della fiducia, le imprese devono credere nel futuro di questa regione, noi dobbiamo credere nelle loro capacità e creare il contesto competitivo per farle operare. La sburocratizzazione – che diventa essa stessa un vantaggio economico – l’abbattimento dei tempi e la possibilità di ave un unico interlocutore, il commissario di Governo, rende certo il piano di un investimento, lo incoraggia. Abbiamo richieste di investimenti in tutte le aree Zes del Mezzogiorno d’Italia. Il modello organizzativo funziona e non può essere considerato “un favore” a una parte svantaggiata del Paese. E’, piuttosto, una strategia precisa, soprattutto ora che la rotta mediterranea pone tutto il Mezzogiorno e in particolare la Calabria in una posizione di vantaggio e di indubbie opportunità. Noi non ce le faremo sfuggire».

Proprio qualche giorno fa il commissario Romano ha ribadito la rilevanza assoluta delle Zes come acceleratore di sviluppo e strumento concreto di operatività anche a Milano, dove ha partecipato alla prima edizione del festival del management organizzato, presso l’Università Bocconi, dalla Società italiana di management Sima, non volendo però sbilanciarsi in conferenza stampa su quante altre richieste siano state avanzate, ma concedendosi una battuta in risposta alla domanda se la risposta in una settimana possa essere uno standard per tutte le pratiche: «dipendesse da me anche meno, ma intanto iniziamo».

Callipo invece ricorda come «nel primo incontro con il commissario Romano avevo palesato alcune perplessità su determinati aspetti delle zes. Spostato da Maierato a San Pietro Lametino un primo stabilimento, avevamo comprato un secondo capannone di fianco per il confezionamento, ed ora la sorpresa positiva di vedere autorizzato in una settimana l’investimento nell’ambito della zona economica speciale. Questo vuole dire dare risposte a chi investe in Calabria, creare posti di lavoro, ridare entusiasmo e testimonianza che impresa si può fare anche nella nostra regione come nel resto di Italia. Mi metto a disposizione per essere testimonial di questo cambiamento, bisogna rendere pubblico e tangibile che in una settimana si possono avere autorizzazioni, ma anche rendere l’area industriale una zona pulita ed ordinata oltre che organizzata nei servizi e nella sicurezza. E’ un’altra sfida che possiamo vincere».