“In un clima di serenità, guardiamo alle difficoltà del tempo storico, senza polemiche ma nella piena comunione”

Il Sindaco della Città di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, rivolge i propri auguri alla comunità lametina

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Il Sindaco della Città di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, rivolge i propri auguri alla comunità lametina:

Puntuale, nel silenzio dei riti e nell’intensità delle emozioni, giunge la Pasqua che accende in tutti noi il mistero più profondo dell’umanità.

Anche quest’anno ci ritroviamo a celebrare la santa Pasqua in un una cornice di guerra, di smarrimento e di incertezza che segna per tutti noi, come singoli e come comunità cittadina, una dura prova.

Angoscia e sofferenza che però ci rimandano al senso della rinascita, a quel mistero della Resurrezione che si accompagna proprio alla tradizione pasquale e che può, oggi più che mai, rappresentare punti fermi per affrontare il nostro presente.

La Settimana Santa che precede la liberazione dalla morte è, per noi tutti, l’esempio che è nella difficoltà che l’uomo deve sostenersi l’uno con l’altro, condividendo la croce e con essa non solo e soltanto le proprie criticità ma anche quelle altrui, guardando verso un’unica direzione che rappresenterà la rinascita.

La Via Crucis del Cristo ci parla attraverso l’esempio del Cireneo, compagno di Passione e grande esempio religioso e civile del valore della compassione e dunque del cum patire.

Egli è esempio tangibile di colui che, senza porsi troppe domande, decide di abbracciare la croce altrui, la fatica, la disperazione, il progetto e di continuare lungo il cammino che donerà luce a tutta l’umanità.

Egli diviene testimone del vero senso dell’essere comunità, accendendo i riflettori sulla necessità di perseguire il bene della collettività se pur questo, per alcuni tratti di vita, significhi soffrire la croce altrui.

Il Cireneo non parla solo e soltanto alla nostra fede ma al nostro senso civico ed al nostro tempo, con il preciso monito di non misurare il peso e la lunghezza della croce, e dunque il cosa ed il perché, ma di proseguire verso il raggiungimento di comuni obbiettivi che solo con il silenzio delle parole e la concretezza delle azioni, naturalmente, diverranno gioia per tutti.

E dunque, in un clima di serenità, guardiamo alle difficoltà del tempo storico, senza polemiche ma nella piena comunione, certi che nella croce di uno vi sarà la Salvezza di tutti sull’esempio del figlio dell’uomo che non scelse la sua “natura divina”, ma preferì abitare in mezzo a noi, morendo su quel calvario dal quale poteva salvarsi ma senza però salvarci.

Il mio augurio di Buona Pasqua possa raggiungere tutti voi e primi fra tutti i bambini, gli anziani e tutti coloro che sono afflitti della sofferenza corporale e spirituale.

 

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