Dossier Comuni Ricicloni: la Calabria al 54,6% di differenziata, 7 comuni nel lametino “rifiuti free” foto

Legambiente premia alla Cittadella i Comuni “Rifiuti Free”, nel lametino Jacurso, Curinga, San Mango d’Aquino, Cortale, San Pietro a Maida, Maida

Presentato alla Cittadella regionale di Catanzaro da Legambiente l’ultimo dossier Comuni ricicloni, in cui vengono riconosciuti meriti (e demeriti) degli enti locali che più (o meno) si applicano nel lodevole (e doveroso) impegno verso l’ampio spettro del riciclo, dalla raccolta al riuso.

“Presentiamo i dati che mergono dal dossier – ha sintetizzato Anna Parretta, presidente per la Calabria di Legambiente – gli ultimi in nostro possesso, all’interno della sesta edizione dell’Ecoforum regionale che ci dicono che la transizione ecologica in Calabria sta procedendo ma ritmi ancora troppo lenti. La Calabria raggiunge il 54,6 di raccolta differenziata, contro una media nazionale del 75,2. Abbiamo un incremento percentuale di 1,5 – 2 punti percentuali nell’arco di anni dal 2018 al 2022. Registriamo ancora una volta una forte disomogeneità territoriale, trovano nel dossier punte di eccellenza nei Comuni che premiamo stamattina con la nostra particolare menzione di “Comuni Free” come il Comune di Soveria Simeri che si classifica al primo posto con più dell’88 per cento di raccolta differenziata, il Comune di Tiriolo e il Comune di Frascineto, tutti Comuni che all’alta percentuale di raccolta differenziata sommano una percentuale di residuo secco molto bassa, sotto i 75 chilogrammi pro capite per anno.

Questa disomogeneità deve essere affrontata in maniera da aumentare la percentuale su tutto il territorio. Abbiamo performance estremamente basse come la Città di Reggio Calabria, come la Città di Crotone, come la Provincia di Crotone che ci portano nella parte bassa della classifica nazionale dove occupiamo il terzultimo posto dopo Sicilia e Lazio. Allo stesso tempo ci sono province e comuni che riescono a raggiungere percentuali di differenziata molto vicini al 75 per cento. La città capoluogo che raggiunge i risultati migliori è Vibo Valentia, seguono Catanzaro e Cosenza. Aggiungo che possono esserci lievi variazioni perché Arpacal ha aggiornato i dati dopo la redazione del dossier. In ogni modo dal quadro complessivo emerge con chiarezza che dobbiamo accelerare i meccanismi della transizione ecologica, passare dal modello di economia lineare alle tre Erre dell’economia circolare: Ridurre, Riusare e Riciclare. Quindi costruire e realizzare tutti gli impianti della filiera del riciclo per avere finalmente una Calabria pulita, moderna, avanzata, proiettata al futuro con positivi riflessi su tutto, dalla salute dei cittadini all’economia regionale perché la gestione dei rifiuti incide in maniera estremamente rilevante sia direttamente che indirettamente sull’economia. Basti pensare ai flussi turistici”.

La sesta edizione dell’Ecoforum regionale di Legambiente, intitolata “Economia circolare – Lavori in corso” è in corso di svolgimento alla Cittadella, prevedendo due sessioni. La prima sessione, moderata dalla responsabile nazionale Comuni Ricicloni Laura Brambilla, ha visto la partecipazione di Salvatore Siviglia, dirigente del Dipartimento ambiente e territorio; di Bruno Gualtieri, commissario straordinario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria; di Michelangelo Iannone, commissario Arpacal; di Francesco Sicilia, direttore generale Unirima; di Carmine Pagnozzi, direttore generale Biorepack; di Fabio Costarella, responsabile area progetti territoriali speciali Conai, il Consorzio nazionale imballaggi; di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che da remoto ha chiuso la prima parte.

“Conai rispetto alla gestione di imballaggi– ha detto Fabio Costarella – insieme ai sette consorzi di filiera registra per il 2022 dati più o meno stabili. Purtroppo ci sono aree ancora critiche nella provincia di Crotone e Reggio e segnaliamo anche un calo nella raccolta differenziata nelle Città di Cosenza e Catanzaro. Non c’è la crescita che ci aspettavamo, ci sono prospettive su cui stiamo lavorando, con Regione e Arrical stiamo programmando una serie di interventi sui Comuni d Crotone e Reggio che potrebbero dare un forte impulso alla differenziata. La disomogeneità deriva da cattive abitudini e da un’organizzazione che va migliorata. In alcune aree i cittadini sono disposti a fare bene la differenziata ma i servizi non sono adeguati, e i risultati di Crotone e Reggio cono palesi rispetto a Catanzaro e Cosenza che storicamente da qualche anno hanno cambiato il volto delle città con la raccolta domiciliare. C’è il problema dell’insufficienza degli impianti, ma è bene dire che rispetto alle altre regioni del Centro Sud la Calabria è l’unica a gestore nella regione i rifiuti che vengono raccolti annualmente, mentre nelle altre i deficit impiantistico è molto importante. Un milione trecentomila tonnellate sono i rifiuti organici che, a eccezione della Calabria, sono esportati fuori dall’Italia o al Nord, dal Lazio alla Sicilia. Questo è il frutto della programmazione di questa Regione che sta cominciando a dare i suoi risultati”.

Sono 36 in Calabria i Comuni (più 5 rispetto al 2021, pari al 9 per cento dei Comuni della regione per un totale di 96.462 abitanti (5% del totale). Sono, nell’ordine per percentuale di raccolta differenziata, dall’88,5% del primo classificato al 78,1% del trentaseiesimo: Soveria Simeri, Tiriolo, Frascineto, Mongiana, Jacurso, Amendolara, Gimigliano, Carolei, Parenti, San Benedetto Ullano, San Basile, Acquaro, Curinga, Gerocarne, Pietrafitta, Terranova da Sibari, San Mango d’Aquino, Cerisano, San Marco Argentano, Serra d’Aiello, Cortale, Montegiordano, Stefanaconi, San Giorgio Albanese, San Pietro a Maida, Buonvicino, San Martino di Finita, Dasà, Filadelfia, San Pietro in Guarano, Caloveto, Lattarico, Maida, Vazzano, Grimaldi, Casale del Mango.