Dopo la quinta vacante anche la presidenza della seconda commissione in vista della discussione sul bilancio

Alla vigilia dell'incontro con il commissario dell'Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, punto della situazione in terza commissione

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Alla vigilia dell’incontro con il commissario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, punto della situazione in terza commissione successivo all’incontro con le varie sigle che si attestano il diritto di intervenire sul tema sanitario nel territorio lametino.

Il punto di vista della giunta è rappresentato dal vicesindaco, Antonello Bevilacqua, distinguendo due binari: un primo relativo all’ambito amministrativo aziendale di stretta competenza Asp (parcheggi, ascensori, infissi, sorveglianza, liste di attesa, edilizia sanitaria, etc), un secondo più generale della riorganizzazione del settore che riguarda anche l’ambito regionale tramite commissario ad acta (tagli annunciati per i fondi Pnrr, riorganizzazione ospedaliera, investimenti).

Qualche perplessità viene avanzata sul reale recepimento dei precedenti solleciti avanzati all’Asp tramite documenti ed audizioni (ultimo a novembre), così come quale possa essere la risposta allo sdegno verso il decreto della riorganizzazione ospedaliera che ancora non è stato ufficialmente revocato o modificato da Occhiuto sebbene annunciato (la consigliera Amalia Bruni,  vicepresidente della commissione sanità a Palazzo Campanella, domani relazionerà durante i lavori dell’assemblea regionale facendosi portavoce delle istanze emerse nell’assemblea pubblica tenutasi al chiostro il 20 marzo scorso chiedendo la revoca del decreto commissariale).

L’atteggiamento è quello del dibattito politico, alla luce delle udienze precedenti, con i pochi risvolti ottenuti.

Confronto con il commissario dell’Asp di Catanzaro nella sala consiliare tra sanità attesa e quella reale

Tornando a temi di più stretta competenza dei consiglieri comunali, se ieri la giunta ha approvato il bilancio di previsione, nuovo cambio della guardia alla presidenza della seconda commissione consiliare con Davide Mastroianni a lasciare il posto (che a sua volta era subentrato a Giovanni Saladini) e lavori portati avanti dal vicepresidente Antonio Lorena non avendo la maggioranza un nome pronto da proporre.

Se si è già in ritardo rispetto al termine del 15 marzo per l’arrivo in aula dello strumento economico, il dibattito iniziale si infervora tra le parti politiche (ricordando che anche la quinta commissione non ha un presidente dopo le dimissioni di Enrico Costantino) con gli assessori Stella e Zaffina spettatori, mentre avrebbero invece dovuto relazionare sul piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni comunali pubblicato settimana scorsa e che i consiglieri hanno conosciuto solo ieri.

Le novità approvate in giunta tra piano delle alienazioni e di valorizzazione dei beni immobili comunali

Superata la diatriba insoluta politica, si torna agli atti amministrativi iniziando a riepilogare la genesi del piano che non ha recepito le proposte emerse nelle sedute precedenti di commissione, ferma restando la possibilità di emendamenti in consiglio comunale.

Zaffina rispetto a quanto approvato in giunta il 21 marzo allarga il dibattito rispetto ad un confronto più ampio sul bilancio approvato ieri, da iniziare dopo Pasqua, Stella spiega come adeguamenti normativi il mancato recepimento dei solleciti ad elidere dai beni alienabili quelli attualmente ad uso sociale tra Malgrado Tutto e Padri Cappuccini, richiamando l’iter seguito in precedenza per la sede di via Conforti della Progetto Sud (andato in vendita con unico concorrente proprio l’ente del terzo settore che aveva riconosciuto i lavori già effettuati nel prezzo di acquisto). Non esiste in realtà nessun obbligo di vendita immediata, ma solo l’elenco dei beni da alienare, ma questo passaggio è ancora divisivo nelle interpretazioni.

Secondo aspetto quello dei beni da valorizzare, con indicate le eventuali linee di finanziamento o affidamento in gestione con l’ipotesi di variante di destinazione di uso, trovando la disponibilità dell’assessore anche ad approfondire la progettualità legata ai fondi Pn Metro da deliberare entro fine mese.

La votazione slitta a giovedì su richiesta dell’opposizione, tornando così al gioco delle parti su una maggioranza che appare poco compatta. Numeri che conteranno molto poi in aula al momento della votazione degli atti amministrativi.

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