Il Comune firma il patto per la lettura, Alecci annuncia un nuovo report sulla condizione delle strutture comunali

La terna commissariale ha optato per verificare le condizioni di agibilità anche di palazzi comunali come la biblioteca comunale, ed in coerenza con quanto effettuato fino ad ora si potrebbe temere anche la chiusura della stessa

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Mentre da un lato la terna commissariale ha optato per verificare le condizioni di agibilità anche di palazzi comunali come la biblioteca comunale (ed in coerenza con quanto effettuato fino ad ora si potrebbe temere anche la chiusura della stessa), i tre commissari questa mattina hanno firmato il patto per la lettura con soggetti culturali lametini (alcuni anche sul piede di guerra con il Comune per la chiusura delle strutture) in occasione della giornata mondiale della lettura. Obiettivo quello di mettere in rete la programmazione pubblica e privata (come quella delle librerie) letteraria lametina, dando così un impegno organizzativo più che meramente economico.
    Hanno sottoscritto questa mattina il patto la Fondazione Trame, Ala, Arn, Scenari Visibili, Club Soroptimist,  Touring Club Italiano, Samarcanda, TeatroP, Ama Calabria, associazione archeologica lametina, le librerie Sagio Libri, Mondadori Bookstore, Libraia e Tavella, gli istituti comprensivi Perri – Pitagora, Perri – Pitagora, Manzoni – Augruso, Nicotera – Costabile, Borrello – Fiorentino, Gatti, i licei Campanella e Scientifico.
    Alla base del progetto, presentato lo scorso anno dal sistema bibliotecario lametino (attualmente presieduto dal commissario Colosimo), c’è l’esistenza di una biblioteca attiva (quella di Palazzo Nicotera), un sistema esistente (quello bibliotecario lametino che è un altro ente rispetto al Comune, nonostante abbia sede proprio a Palazzo Nicotera con ingresso da via Carducci, abbracciando anche realtà che si stanno dotando nel corso degli ultimi tempi di biblioteche come Pianopoli, Gizzeria, Feroleto), un evento letterario nazionale (Trame).
    Sulla questione dei malumori sulle strutture comunali, tanto di cultura che di sport, il presidente della terna, Francesco Alecci, invita alla calma «perché non abbiamo l’intenzione di creare limiti o dare fastidi, ma avere il dovere di far rispettare nella maniera più corretta le normative, anche in forme differenti rispetto al passato. Non si può fare tutto in ogni circostanza, avevamo fin dall’inizio detto che avremmo previsto in bilancio le risorse finanziarie necessarie per rimettere in regola le strutture, alcune pian piano stanno riaprendo», anche se i casi di “D’Ippolito” e “Renda” testimoniano come i problemi siano stati di comunicazioni e conoscenza di atti interni al Comune, non di lavori da effettuare nonostante le chiusure di impianti tra i 2 e 4 mesi. I piani delle priorità e triennale delle opere pubbliche non danno inoltre indicazioni rassicuranti alle richieste delle associazioni, avanzate anche durante l’incontro odierno, su tempi e modi della riapertura dei teatri ed altri immobili comunali. Su tale aspetto Alecci nuovamente annuncia un report da comunicare entro fine mese, sebbene i 2 precedenti annunci sulle strutture sportive siano andati a vuoto.
    Il presidente della terna presente “part time” in via Perugini sostiene invece che «in questi 5 mesi abbiamo cercato di dialogare con la città, di viverla, distinguendo però il nostro ruolo di entità giuridica che non deve dare né ricevere niente da nessuno» nel rispondere alle accuse di “scarsa conoscenza” della realtà lametina avanzata da più parti tanto ai 3 commissari che all’apparato burocratico cittadino (sia esso riferito ai dirigenti o ai dipendenti comunali).

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