“Fatiscente la gestione del verde pubblico, Multiservizi inadempiente e puc non pervenuti”

Rosy Rubino chiede risposte all'amministrazione comunale unendo tre temi diversi che chiamano in causa anche altri enti

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«La manutenzione ordinaria del verde pubblico in città è fatiscente e desta particolare preoccupazione». Lo afferma la consigliera comunale Rosy Rubino del gruppo “Fratelli d’Italia” all’interno del civico consesso di Lamezia Terme.

«Purtroppo da diverso tempo i cittadini di Lamezia Terme – continua Rubino – sono privati dei servizi prioritari e fondamentali che una pubblica amministrazione dovrebbe elargire alla collettività, tra questi la corretta gestione del verde pubblico. Questa oggettivamente manca e preclude la normale vivibilità della città. Marciapiedi intasati da erbacce impediscono il transito ai cittadini, danneggiando particolarmente le fasce deboli della popolazione come i bambini accompagnati con passeggini dai genitori e i diversamente abili. Una comunità civile dovrebbe reagire a questi soprusi. Non sono tollerabili».

«E’ inutile – aggiunge Rubino – alimentare dibattiti in materia tra gestione commissariale o politica: il degrado esistente sulle strade cittadine, in ambo i casi, è sempre lo stesso, con la Multiservizi SpA spettatore inerte del deturpamento ambientale esistente. La società partecipata comunale, in riferimento all’igiene del suolo, non adempie alle funzioni peraltro precisate nel suo sito istituzionale: ‘la Lamezia Multiservizi assicura la pulizia delle strade pubbliche con il servizio di igiene e decoro urbano’. A questo punto urge una programmazione negli interventi sul decoro urbano che coinvolga l’intero territorio comunale, utilizzando strumenti adeguati per risolvere una problematica atavica e cercando di capire che fine abbiano fatto i progetti con i quali impiegare i percettori di reddito di cittadinanza (Puc)».

Si ricorda come «l’utilizzo di tali progetti era stato oggetto in passato di una mia sollecitazione e di un mio intervento e i Commissari prefettizi, dopo qualche mese dal loro insediamento al palazzo comunale, avevano ripreso l’iter di tale iniziativa. A distanza di un anno dal mio impegno non si registra alcuna proposta per favorire l’impiego dei percettori di reddito nella manutenzione del verde pubblico mentre in altri Comuni i Puc sono stati puntualmente utilizzati, né tantomeno si prospettano altre soluzioni per garantire il decoro urbano».

«L’abbandono e il degrado – conclude la consigliera Rubino – imperversano inesorabilmente. E’ auspicale un tavolo di confronto con il sindaco e con la giunta affinché si cerchi una soluzione, coinvolgendo e chiedendo il sostegno anche della Provincia e della Regione. Non è accettabile che i cittadini si vedano privati dei loro diritti, Multiservizi e Amministrazione Comunale intervengano immediatamente».

Il servizio di gestione del verde ha visto però un bando biennale scaduto a dicembre (il quale chiamava alle proprie responsabilità anche la Multiservizi per quanto riguarda i marciapiedi, ma non tutto il verde pubblico che invece era gestito a capitolati), con il nuovo da dover stilare ed approvare, ed i Puc non partiti son legati sia ai problemi del centro per l’impiego che quelli di personale del Comune (il 28 dicembre è stata pubblicata la graduatoria degli idonei al conferimento di 13 incarichi esterni di assistente sociale nell’ambito degli interventi finanziati dal fondo povertà 2018), ambiti resi noti sia in commissione che in consiglio comunale ma che nel dibattito politico e social hanno meno appeal.

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