“Non si dovrà votare per scelta di partito, ma per determinare un futuro che rispetti il diritto di tutti”

Per Francesco Grandinetti, Presidente Assemblea PD Lamezia, "ci sarà tempo dopo il 25 settembre di ricostruire insieme nel prossimo futuro un partito PD più europeo, più ecologico, più rispettoso di tutte le persone, un partito che abbia chiaro il concetto che chi soffre"

Per Francesco Grandinetti, Presidente Assemblea PD Lamezia, «il 25 settembre non si dovrà votare per scelta di partito, ma per determinare un futuro che rispetti il diritto di tutti in primis dei “deboli”», intendendo «tutti coloro che soffrono per problemi economici, per problemi esistenziali, per problemi di diritti umani calpestati. Lo so che ancora il Pd non è riuscito a dimostrare in pieno di essere il partito che dovrebbe essere. Lo so che i militanti e i simpatizzanti dell’area politica di centrosinistra non sono del tutto convinti delle scelte fatte dal Pd in Italia sulle candidature e su altre cose portate avanti dal partito. So anche che le tante sbandierate primarie sono state abbandonate con la conseguenza di avere più “onorevoli” nominati che deputati scelti ed eletti dalla gente».

Nonostante tutto Grandinetti sostiene che «oggi il Pd è l’unica formazione che può mettere un argine alle derive populiste, alla restaurazione di concetti e “dogmi” ormai parte di un passato che non può e non deve più essere rivissuto. Non si può tornare indietro a tante battaglie di civiltà. Votare per questo partito vuol dire bloccare chi non rispetta i diritti civili di tutte le persone, vuol dire non dare spazio a chi, come avvenuto negli Stati Uniti, vorrebbe ritornare indietro sui diritti delle donne rivedendo la normativa sulla libertà della IVG. Votare questo partito vuol dire lavorare insieme per inserire nella nostra normativa il “matrimonio egualitario, la cannabis terapeutica, la sanità pubblica pronta a garantire stessi trattamenti per tutti e stessi tempi della sanità privata. Non possono esistere esami clinici importantissimi per le vite delle persone che corrono su binari temporali diversi: lunghi mesi per la sanità pubblica, “subito” per quella privata».

Si rammenta che «a chi è convinto di votare PD non devo dire niente, ma a chi non ne fosse convinto vorrei umilmente invitare a fare per tutto ciò che ho detto. Non c’è in gioco solo un nuovo colore per il prossimo governo, c’è in gioco tutto ciò che questo nuovo colore comporta. Si deve fermare un mondo che va dalla parte dei più ricchi facendoli diventare più ricchi, e lasciando i poveri ed il ceto medio a diventare sempre più povero. Oggi ci vuole un sistema fiscale che azzeri o quanto meno agevoli le persone e le aziende che stentano a vivere e non usare lo stesso sistema per chi invece dalla problematica della pandemia e della guerra ne ha avuto solo più profitti».

Si invitano così gli iscritti del Pd a votare «come se alla prima posizione delle liste proporzionali e all’uninominale ci fosse scritto il proprio nome. Dobbiamo dimostrare di essere consapevoli del rischio che in questo momento l’Italia sta vivendo», auspicando per i candidati Lidia Vescio, Italo Reale, Giuseppina Iemma e Francesco Pitaro che «faremo di tutto a convincere i cittadini, per come sono convinto io, che voi farete di tutto per contribuire a cambiare le sorti della nostra Lamezia, della Calabria e dell’Italia intera e per questo votarvi senza se e senza ma».

Non si nasconde che «ci sarà tempo dopo il 25 settembre di ricostruire insieme nel prossimo futuro un partito PD più europeo, più ecologico, più rispettoso di tutte le persone, un partito che abbia chiaro il concetto che chi soffre, qualsiasi sofferenza sia, deve essere messo al primo posto nella agenda politica. Ci sarà tempo. Ma adesso l’unica cosa che possiamo fare è fermare l’imbarbarimento della democrazia votando Pd».