Sull’illuminazione pubblica non tornano i conti secondo il segretario cittadino del Pd

La Multiservizi non aveva finanze e personale adeguato per sostituire tutti i punti luce, la nuova convenzione ha già avviato alcuni impianti a led con costi e consumi diversi rispetto ai calcoli precedenti.

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Il 7 marzo la giunta Mascaro deliberava “l’affidamento in appalto della fornitura del vettore energetico e la gestione degli impianti di Pubblica Illuminazione e Semaforici” tramite convenzione Consip Servizio Luce 4 per 9 anni, scelta poi passata anche in consiglio comunale il 22 aprile con i consiglieri di opposizione che lamentavano di non conoscere il testo approvato il mese prima.

Approvato in consiglio comunale l’affidamento per 9 anni dell’illuminazione pubblica alla Green Light

Dopo 5 mesi torna sul tema il segretario cittadino del Pd, Gennarino Masi, sostenendo che «pur avendo la possibilità di procedere all’affidamento diretto alla Lamezia Multiservizi, il Consiglio Comunale, sulla scorta della Relazione Illustrativa dell’Ufficio Tecnico Comunale che quantificò la spesa storica media degli ultimi 4 anni sostenuta dal comune in 2.051.114,14 euro, decise di affidare l’incarico attraverso Consip alla City Green Light per 9 anni e una spesa annua di 2.027.164.32 euro e di 18.244.478,92 totali. La delibera è corredata del parere favorevole dei Revisori dei Conti basato sulla relazione illustrativa, da cui si evince che la proposta del fornitore City Green Light comporterebbe un risparmio annuo di 193.429,82 euro». Secondo il segretario democratico però i conti non tornano, poiché «la relazione ingigantisce quasi triplicandoli i costi reali che vengono previsti per la riaccensione di 2.134 punti luce attualmente spenti. L’artificio consiste nel fatto che, partendo da un costo di consumo per ogni punto luce di 0,2 kilowatt all’ora e calcolando (come fa l’ufficio) un tempo di accensione di 11 ore giornaliere e una potenza media di 100 watt per ogni punto luce, si arriva correttamente ad un costo annuo complessivo per i 2.134 punti luce di 179.928 euro, mentre l’ufficio calcola erroneamente e falsamente, chissà perché, un costo spropositato di 469.480 euro, che è circa il triplo del consumo reale. Questo fa sì che rispetto alla gestione della Multiservizi il Comune, invece di risparmiare ogni anno 193.429,82, verrà a corrispondere alla City Green Light costi maggiori per circa 96.121 annui che, alla faccia del risparmio, moltiplicati per 9 anni fa un bel business di 865.089 euro complessivi. Con la beffa che mantenendo la gestione della Multiservizi i costi annui sarebbero stati in realtà pari ad 1.931.042 in essi compresa la riattivazione dei 2.134 punti luce». Senza però calcolare che la Multiservizi non aveva finanze e personale adeguato per sostituire i punti luce, mentre la nuova convenzione ha già avviato le prime sostituzioni con impianti a led con costi e consumi diversi rispetto ai calcoli precedenti.

Passerà dal consiglio comunale il nuovo affidamento dell’illuminazione pubblica lametina

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