Piccioni chiede di prelevare dai 250.000 euro del fondo di riserva per interventi di manutenzione sul territorio

Mozione del consigliere di Lamezia Bene Comune con scaduti i termini per varare le variazioni di bilancio e relativi equilibri, approvati in consiglio comunale martedì

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Cavalcando l’onda emotiva della tragedia di Ischia, mozione presentata da Rosario Piccioni per chiedere «alla giunta comunale di attingere al “fondo di riserva”, che ammonta a circa 250.000 euro, per intervenire nell’immediato e mettere in atto tutte le azioni necessarie sia per la messa in sicurezza e prevenzione del rischio idrogeologico sul territorio comunale sia per intervenire sulla manutenzione delle strade cittadine più disastrate che possono essere causa di incidenti e di rischi per la vita delle persone».

Al netto degli interventi già esistenti in bilancio con fondi vincolati, con iter tortuoso tra assenza di personale ed affidamenti esterni nel percorso, ed accordo biennale della manutenzione stradale già firmato con recentemente l’avvio tramite subappalto, il consigliere di Lamezia Bene Comune scaduti i termini per varare le variazioni di bilancio e relativi equilibri, approvati in consiglio comunale martedì, reputa che «siamo tutti consapevoli delle difficoltà che il nostro Comune e tutti i comuni italiani hanno nell’affrontare le attività ordinarie di manutenzione del territorio, dagli interventi di messa in sicurezza delle strade alla manutenzione del verde dell’asfalto stradale. L’ondata di maltempo che ha investito anche la nostra città il 20 novembre scorso ci ha fatto capire in maniera evidente che davvero la tragedia può essere dietro l’angolo: alberi caduti nella zona del lungomare e a piazza V Dicembre, strade bloccate nelle zone collinari a causa della caduta di alberi e liberate solo a seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco. E’, inoltre, sotto gli occhi di tutti ogni giorno la situazione precaria del manto stradale in diversi punti, dal centro alla periferie: basta una giornata di pioggia per aprire veri e propri “crateri” che rappresentano un pericolo per chi guida mettendo a rischio la vita delle persone».

Per Piccioni «siamo a fine anno e quindi non c’è il pericolo che il fondo si esaurisca lasciando scoperti molti mesi», anche se in realtà si dovrebbe iniziare a parlare del bilancio di previsione 2023 e non più del 2022, «si potrebbe articolare il piano in una serie di piccoli interventi, in modo da accelerare le procedure e consentire quelle azioni “urgenti” che potrebbero mettere in sicurezza diversi del territorio già in vista della stagione invernale ormai alle porte: penso, solo per citare alcuni esempi, alle frazioni collinari, ai lungomari di Ginepri e di Cafarone, alle zone critiche a ridosso del fiume Cantagalli e degli altri corsi d’acqua cittadini, alle strade sia centrali che periferiche dove non si interviene da diversi anni».

Al netto degli aspetti normativi, Piccioni spera «che si avvii un tavolo di lavoro permanente con la Protezione Civile e le associazioni che da anni sono in prima linea sul fronte della sensibilizzazione e della prevenzione del dissesto idrogeologico, tema che, alla luce di ciò che ci attende nei prossimi anni, deve essere costantemente al centro dell’agenda politica», il tutto senza mai menzionare nel comunicato i ritardi in corso sui fondi esistenti.

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