Le targhe in via Perugini presenti in strada ma assenti secondo Pd e figlio del senatore foto

Anche a distanza basta consultare Google (dati aggiornati ad agosto)  e vedere come la targa nei pressi del commissariato di polizia, e le indicazioni vicino al Comune, siano ancora in piedi e presenti

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«Le targhe distrutte e danneggiate di via Artuto Perugini, l’arteria principale della città, stanno a dimostrare l’insufficienza culturale ed operativa dell’amministrazione e del suo assessore alle politiche culturali, solo indaffarati a presentare libri e commissioni sulla storia, dimenticando anche le cose più semplici, ma non affatto irrilevanti», lamenta Gennarino Masi, segretario cittadino PD, anche se anche a distanza basta consultare Google (dati aggiornati ad agosto)  e vedere come la targa nei pressi del commissariato di polizia, e le indicazioni vicino al Comune, siano ancora in piedi e presenti (ieri i consiglieri Rubino e Gianturco postavano foto di due segnali mancanti sull’arteria su cui affacciano gli uffici del sindaco, che però non è il tratto di incrocio dove porre la segnalazione presente poco prima).

«Come è possibile ignorare che sulla via principale al centro della città vadano distrutte e vandalizzate le targhe che segnano nella memoria collettiva l’ideatore della città, senza prendere provvedimenti» si chiede ancora il segretario cittadino, «le targhe di Perugini sono solo l’ultimo di una serie di esempi in città», sposando le lamentele del figlio del senatore Perugini «sull’imminente ricorrenza legata al quarantesimo anniversario dalla morte del senatore Arturo Perugini del 6 aprile. Se di fondi mancanti si tratta, che sia data la possibilità di procedere alle dovute sostituzioni attraverso l’azione volontaria anche di privati cittadini, a cui noi non ci sottraiamo in alcun modo».

In tema di atti vandalici si lamenta «la vicenda legata alle fontane artistiche di piazza San Domenico e piazza d’Ippolito misteriosamente collassate e non ripristinate. Per non parlare dei beni culturali della città che languono nell’oblio più totale e della pannellistica esplicativa, nella maggior parte dei casi distrutta, che avrebbe dovuto segnare un itinerario culturale in città e che si trova nei pressi di chiese e palazzi storici in attesa di essere sostituita».

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