“Sfruttamento e violazione delle norme sulla sicurezza anche nelle aziende impegnate nell’edilizia”

Il movimento Addunati sollecita di allargare le indagini e gli accertamenti effettuati nei settori dell’agricoltura, del commercio, del turismo e della ristorazione

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La scorsa settimana si è tenuta a Lamezia Terme una iniziativa – organizzata insieme all’Osservatorio sullo Sfruttamento in Calabria – che ha affrontato le problematiche dello sfruttamento e della sicurezza sul lavoro nei settori dei trasporti, della scuola, del turismo e dell’agricoltura. L’iniziativa è stata arricchita dalle testimonianze dirette di lavoratrici e lavoratori, sindacaliste e sindacalisti di base, che hanno subìto violente ritorsioni derivanti dalla pretesa di diritti e dignità sul lavoro.

«La notizia della recente indagine sullo sfruttamento sul lavoro che ha interessato le aziende vitivinicole Lento arriva a nemmeno una settimana di distanza dall’iniziativa, a conferma di quanto questa prassi sia fortemente diffusa sul territorio lametino», sostiene il movimento Addunati, «sono infatti ormai continue le notizie di lavoratrici e lavoratori costretti a subire turni massacranti e ricatti, ad accettare retribuzioni più basse di quelle dichiarate, arrivando persino a restituire in contanti parte dello stipendio ricevuto con bonifico, a rinunciare a ferie e TFR, a nascondere la gravidanza, a lavorare in nero e senza alcun diritto e tutela».

Si rimarca come «le recenti indagini della Procura di Lamezia Terme e gli accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro – avviate sempre a seguito di segnalazioni e denunce – hanno interessato prevalentemente aziende che operano nei settori dell’agricoltura, del commercio, del turismo e della ristorazione; a nostro avviso necessiterebbero di essere attenzionate – non solo per situazioni di sfruttamento ma anche per la violazione delle norme sulla sicurezza – molte aziende impegnate nell’edilizia. Nell’esprime la nostra vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori vittime in questa vicenda, lanciamo la costruzione di un percorso di solidarietà attiva rivolto a chi, sul nostro territorio, subisce forme di sfruttamento o ritorsioni sul lavoro e necessita di supporto e assistenza».

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