Comune chiama, Asp non risponde: confronto rinviato ad un’altra data da definire negli uffici aziendali

Al centro del dibattito le nuove linee guida aziendali per quanto riguarda tutta la sanità locale, con perplessità non solo sulla corrispondenza tra quanto annunciato in passato e la relativa realizzazione, quanto anche sull'impostazione proposta.

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Sarebbe dovuta essere una seduta di terza commissione di confronto tra consiglieri e rappresentanti dell’Asp di Catanzaro, ma dall’azienda sanitaria provinciale nessuno è arrivato in via Perugini, rinviando il confronto ad un’altra data da definire negli uffici aziendali.

Al centro del dibattito le nuove linee guida aziendali per quanto riguarda tutta la sanità locale, con perplessità non solo sulla corrispondenza tra quanto annunciato in passato e la relativa realizzazione, quanto anche sull’impostazione proposta.

Si cita il caso dei locali di terapia intensiva esterni al pronto soccorso in una struttura prefabbricata ancora non in funzione, non il migliore biglietto da visita per quelli che dovranno essere gli interventi di edilizia finanziati a valere sul Pnrr tra le varie strutture coinvolte nel lametino, sempre che non siano eliminate all’interno dei tagli previsti a livello regionale in funzione della diversa negoziazione nazionale del Governo.

Tra strutture semplici e complesse, elettrofisiologia ed emodinamica, posti letto e medici cubani, la mancata possibilità ad oggi di confrontarsi con il governatore Occhiutto o il commissario Battistini, il dibattito si allarga anche con la presenza del sindaco Mascaro, ma il bandolo della matassa rimane intricato: da un lato e l’altro di via Perugini sia Comune che Ospedale hanno problemi di personale, di velocità nel fornire i servizi, di cittadini che ricusano gli atti amministrativi per informarsi seguendo lo sdegno social come via più immediata.

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