Ufficialità del cambio di denominazione, l’A.S.D Sambiase 2023 si presenta nelle parole di Morelli, Crucitti e Strumbo

Allenatore, attaccante e difensore concordi nel promuovere la qualità della rosa che però avrà un periodo di stabilizzazione iniziale

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In concomitanza con il primo giorno di raduno al “Gianni Renda”, il Presidente Federale ha autorizzato il mutamento di denominazione sociale per la matricola 73166, che da Anr Promosport passa a A.S.D Sambiase 2023. Non l’unica novità però in via Savutano in vista del torneo di Eccellenza, in cui i giallorossi hanno allestito una rosa multiculturale e multilivello, data la provenienza sia da campionati che di lingue diverse di diversi calciatori.

IL MISTER

«Sto studiano spagnolo e portoghese, lezioni private» scherza mister Claudio Morelli quando gli si fa presente come quasi metà della rosa a sua disposizione non sia natia dell’Italia, tornando poi sul punto dei tanti cambiamenti come insidia da cui si parte: «abbiamo messo in preventivo di aver costruito una squadra con elementi che si sono affrontati in campo ma magari non nello stesso spogliatoio. E’ gente calcisticamente non sconosciuta, abbiamo messo in preventivo di usare questa settimana per creare amalgama e conoscerci meglio».

Morelli che è reduce da due buone stagioni alla Promosport tra Promozione ed Eccellenza, ma che nell’ultimo campionato ha avuto come ostacolo l’infermeria spesso piena. Sul tema infortuni torna così il tecnico: «in 20 anni di carriera non ricordo una mole così continua di infortuni nello stesso gruppo, alcuni anche seri tali da far saltare tutta la stagione ad Umbaca o gran parte ad Angotti e Baclet, una serie di stop che hanno destabilizzato il nostro percorso. Come Promosport però abbiamo portato avanti risultati egregi, mi auguro che l’allargamento societario e l’approdo nella piazza calda di Sambiase possano essere una spinta in più per giungere ad un obiettivo sfiorato lo scorso anno».

Mister Morelli che ritroverà questa stagione come avversarie anche diverse proprie ex squadre allenate, statistica che viene accolta di buon grado: «ho avuto questa fortuna di aver allenato in diverse piazze, mi sono messo sempre in discussione e cercare di fare il mio meglio, a volte riuscendo meglio altre meno. Questa sarà un’Eccellenza molto livellata in alto, ci sono 4 o 5 squadre costruite per arrivare fino alla fine all’obiettivo, ma visti i momenti difficili economici che stiamo vivendo una variante sarà anche la stabilità societaria nel corso della stagione. Stare tranquilli sarà importante».

Sfide come quelle contro Vigor Lamezia, Palmese e Paolana potrebbero essere le principali attenzionate per i tifosi giallorossi, e Morelli non lo nega: «sono partite sentite, sono cose che fanno piacere perché il calcio è anche passione, andare in campo sapendo che tutto intorno potranno arrivarti incoraggiamenti come brutte parole, sentire la passione dell’ambiente e non il silenzio di un teatro. Dovremmo essere bravi a sfruttare a nostro favore il calore dell’ambiente, conosco cosa ci può dare e la voglia di far tornare il Sambiase dove merita». L’altra faccia della medaglia è proprio la pressione, che è un rischio: «sappiamo che allenatori e giocatori siamo legati ai risultati, la squadra però è stata costruita bene ma necessità di tempo per trovare la giusta intesa e forma. Per quanto mi riguarda vedo questa stagione come un proseguimento della scorsa».

Questa stagione sarà anche la prima con 2 e non più 3 under obbligatori in campo, adeguamento calabrese al regolamento nazionale che secondo Morelli muterà parzialmente lo scenario: «da quando ho iniziato a giocare credo che la qualità sia più importante dell’età, se a 18 anni sei pronto per andare in campo lo meriti al netto di obblighi normativi, che magari invece negli anni hanno penalizzato la formazione di alcuni ragazzi. Di certo per noi allenatori è un adeguamento in meno da tenere in conto, si è anche in continuità con la scorsa stagione per alcuni elementi».

L’ATTACCANTE

Per Antonio Crucitti la stagione prossima all’avvio sarà quella anche di un derby in famiglia, con il fratello Giuseppe nel ruolo di tecnico della Palmese. «Sarà tosta, a casa scherziamo e mi dice sempre che devo perdere. Naturalmente è bello giocare tra fratelli, il mio obiettivo sarà quello di vincere e portare risultati al Sambiase, al netto del derby tra fratelli», spiega con il sorriso l’ex Cittanova, che dal fratello ha potuto anche avere referenze sulla piazza lametina avendoci giocato sia sponda Vigor che Sambiase: «mi ha anche invogliato ad accettare questa nuova avventura, elogiando la piazza per calore e passione. Parole super di elogio quindi per Lamezia».

Si torna poi a parlare del Sambiase, e della scelta di Crucitti come di altri elementi di accettare la chiamata dall’Eccellenza: «penso che dopo tanti anni di serie D ho fatto una scelta consapevole, non ho guardato alla categoria perché avevo voglia di fare bene. C’è voglia di risultati importanti, la società è nuova ma la piazza è storica, per questo non abbiamo guardato troppo alla categoria. Ci sono poi 4 o 5 squadre che stanno allestendo come noi organici di tutto livello, penso a Cittanovese, Vigor Lamezia, Palmese, Soriano potrebbe venire fuori, non conosciamo poi ancora tutti i movimenti finali. Sarà un campionato bello ed avvincente».

In chiusura così anche una risposta alla domanda se sarà più combattuto il girone calabrese di Eccellenza o quello calabro – siculo di serie D: «lo scorso anno la presenza del Catania ha reso particolare il girone I di serie D, questa stagione l’Eccellenza ha ritrovato un numero di piazze e squadre importanti che ne alzano il livello e forse ci sarà più da combattere da noi che in Interregionale».

IL DIFENSORE

Nuova stagione, città e serie diversa per Gerardo Strumbo, che ritorna a Lamezia Terme dopo l’esperienza con la Vigor Lamezia nella stagione 2013/2014 e tanta serie D in giro per l’Italia. «Dopo tantissimi anni sono tornato a casa, essendo natio di qua vicino (Chiaravalle, nb), ma sono carico per questa nuova esperienza», spiega il centrale difensivo, «all’inizio del ritiro il primo obiettivo è quello di iniziare a lavorare come gruppo, sappiamo che ci aspetta un campionato duro ma parecchi giocatori ci conosciamo già calcisticamente quindi questi primi giorni saranno di lavoro in prospettiva».

Gruppo quasi del tutto nuovo e piazza esigente ed ambiziosa, due incognite iniziali stagionali che Strumbo non teme: «la società in primis quando ci ha chiamato ha detto ad ognuno di noi che c’è un obiettivo preciso. Il tifoso del Sambiase ogni domenica verrà allo stadio con la voglia di vincere, sappiamo che la tifoseria ci chiederà rispetto ma anche impegno in ogni gara».

Per il difensore intanto primo anno in Eccellenza: «a 31 anni mi sento ancora giovane, credo di avere davanti ancora un futuro agonistico e voglia di imparare. Per questo non ho guardato al cambio di categoria, poi come noi anche altre squadre si sono attrezzate per fare bene, per questo dobbiamo iniziare a lavorare dal nostro spogliatoio per farci trovare pronti. Tutto quello che si prepara bene in ritiro poi si trova nel corso del campionato».

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