Canestri traslocati dal Palasparti al polivalente Gagliardi, e gestione strutturale sportiva, contestati da Piccioni

A marzo la delibera di giunta che dava le indicazioni su cosa riaprire, a novembre le risposte dei ritardi sono state più volte fornite dai dipendenti chiamati a relazionare in commissione sport.

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«Per la prima volta dopo gli anni della gestione commissariale, nella nostra città non esiste più un campo omologato per disputare gare ufficiali di basket», lamenta il consigliere comunale di Lamezia Bene Comune, Rosario Piccioni, «l’amministrazione Mascaro fa fare passi indietro, ritornando agli anni della gestione commissariale quando le squadre di tutti gli sport erano costrette a “migrare “nei comuni limitrofi per giocare le partite di campionato».

A mesi di distanza dalla mancata iscrizione alla serie C Gold del Basketball Lamezia, passato ad effettuare solo settore giovanile, Piccioni contesta che «i canestri migliori a disposizione sono stati trasportati dal Palasparti al campo polivalente del parco Impastato, dove attualmente sono stati “parcheggiati” da chiusi come potete vedere con i vostri stessi occhi dalla foto allegata. Risultato: è stato smantellato l’unico campo agibile ed omologato per le gare del campionato di basket, quello del Palasparti, per trasportare i canestri in un’altra struttura che sicuramente è funzionale agli allenamenti ma che attualmente non è omologata alle gare ufficiali di basket. Un’operazione incomprensibile, un volo “pindarico” che precipita nel nulla e si schianta, cifra e conferma di una totale assenza di visione sportiva e di progettualità da parte dell’amministrazione Mascaro. Oggi le uniche squadre giovanili di basket in città, la Basketball Lamezia e la Cestistica Lamezia 2.018, sono costrette a giocare a Pianopoli le partite interne delle diverse categorie dei campionati giovanili». Il perché era stato annunciato giorni fa dal dirigente Nicotera, ovvero la necessità di dover fare ulteriori lavori tra canestri e protezioni anti trauma ai muri con la scelta di spostare i canestri dal Palasparti all’impianto del Parco Impastato informate le società di pallacanestro.

Dopo circa 7 anni il Palagatti torna fruibile almeno per gli allenamenti delle società sportive lametine

Si punta poi il dito contro l’utilizzo della palestra della scuola Pitagora, contestando «punteggi sbagliati, situazioni paradossali e palesemente ingiuste di società che possono utilizzare più spazi e in orari diversi e altre costrette ad allenarsi in orari inaccettabili. Ma è possibile, secondo l’amministrazione Mascaro, che bambini molto piccoli e ragazzi si allenino dalle 22.30 a mezzanotte con tutti i disagi che questo comporta per le famiglie e gli istruttori che li seguono? Stiamo incoraggiando la pratica sportiva o i pigiama party? Sarebbe inaccettabile se le condizioni oggettivamente assurde, frutto di un’amministrazione comunale assente e lontana dalla realtà, portassero tante famiglie a rinunciare a far frequentare attività sportive ai loro figli, con tutto ciò che questo comporterebbe in termini di mancati benefici per il benessere fisico e psichico, mancate occasioni di crescita e socializzazione».

Piccioni contesta che «sono trascorsi quattro anni e solo due palestre scolastiche sono nuovamente fruibili al pomeriggio e utilizzabili per le attività sportive giovanili: la Pitagora e la Gatti, aperta da appena una decina di giorni. Solo per fare alcuni esempi sono ancora inutilizzabili le palestre delle scuole della Borrello-Fiorentino, della Nicotera-Costabile, della Manzoni, della Don Bosco, di Sant’Eufemia solo per citare qualche esempio. Tutte le altre palestre scolastiche di competenza comunale sono oggi chiuse con un risultato già sotto gli occhi di tutti: le tantissime associazioni sportive, che sono uno straordinario patrimonio della città, si vedono costrette ad organizzare orari e attività in sole due strutture, a cui si aggiunge la tensostruttura dell’Impastato, con il risultato di un “sovraccarico” ingestibile, che crea difficoltà alle società e alle famiglie».

Si attacca anche la Consulta Comunale per lo Sport, «riunitasi una sola volta a giugno per eleggere Presidente Vice-Presidente e di cui poi si sono perse le tracce», ritenendo che «l’amministrazione Mascaro non ha mai avuto una visione d’insieme dello sport in questa città, ma solo interventi “tappabuchi” e le irrinunciabili passerelle che stanno diventando sempre più indigeste soprattutto a quanti, lontano dai riflettori, lavorano ogni giorno per far andare avanti attività e progetti. I traguardi raggiunti in questi anni dalle realtà sportive lametine sono il frutto della passione e dei sacrifici dei nostri ragazzi, delle loro famiglie, dei dirigenti. Non certo di un’amministrazione senza visione e che non ha a cuore lo sport».

A marzo la delibera di giunta che dava le indicazioni, a novembre le risposte dei ritardi sono state più volte fornite dai dipendenti chiamati a relazionare in commissione sport, perché gli atti amministrativi hanno responsabilità diverse tra organi di indirizzo politico ed organi di indirizzo amministrativo.

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