Mimmo Gianturco polemizza con il Comune per i bonus spesa 2020 con domande inferiori al budget

L'atto di restituzione di quanto non speso era già coperto dal 2021 e noto dallo scorso anno, ma viene liquidato ora

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«Il Comune di Lamezia restituisce alla Regione Calabria oltre 109 mila euro di buoni spesa anziché distribuirli alle famiglie bisognose» lamenta il consigliere comunale Mimmo Gianturco, capogruppo di Lamezia Prima di Tutto e vice presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali.

«La Giunta Regionale, in vista dell’adozione degli atti necessari alla concessione di contributi economici straordinari in relazione all’emergenza COVID 19 – ricorda Gianturco – ha previsto una Misura di solidarietà per favorire l’accesso a beni essenziali (quali ad es. alimenti e farmaci), dedicata al soddisfacimento delle necessità più urgenti ed essenziali dei nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza pandemica, stanziando ben 10 milioni di Euro di cui sono stati trasferiti al comune di Lamezia Terme 289.255,94, pari all’80 % del finanziamento concesso».

Ammesse ai buoni spesa regionali 664 istanze presentate al Comune di Lamezia Terme su 713 totali

Le domande erano però relative al 2020 e sono state però inferiori alla dotazione finanziaria, e lo stesso Gianturco ricorda come «sono state effettivamente rendicontate soltanto 179.550 euro, con un relativo residuo di spesa di € 109.705,94, somma che, il comune di Lamezia Terme, con la determina N.63 del 31/05/2023 restituisce alla Regione Calabria».

Nonostante la stessa determina specifichi che «l’accesso alla piattaforma Welfare Calabria per la Misura di che trattasi è consentita esclusivamente in modalità consultazione, senza possibilità di modificare i dati immessi», per Gianturco «si tratta di un importo considerevole che poteva invece essere un aiuto concreto per alleviare le sofferenze di centinaia di nostri concittadini. È un fatto gravissimo, uno schiaffo indirizzato ai lametini maggiormente in difficoltà e l’ennesima vergogna a cui l’intera città è costretta ad assistere. Chiederò spiegazioni all’amministrazione comunale».

Se non fosse che le risposte sono nella stessa determina che si cita, nella quale si specifica che già lo scorso anno, il 27 giugno 2022, «è stata caricata sulla piattaforma Welfare Calabria una nota firmata digitalmente dal Sindaco dell’Ente, nella quale si comunicava che era stata rendicontata una spesa pari a 179.550 euro, ed un relativo residuo di spesa di 109.705,94», citando anche le note spese ed il capitolo di bilancio 2021 (nel 2023 si aggiungono 25 euro) su cui era già previsto il residuo passivo.

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