“In questi giorni abbiamo assistito in città a flussi di turisti, che vagavano senza una metà, spaesati e pieni di dubbi”

Marco Ammendola di Lamezia Bene Comune in ambito turistico suggerisce accorgimenti in parte già programmati da via Perugini

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«Piccole accortezze e piccole normalità civili, perché alla base c’è la mentalità amministrativa che manca a Lamezia Terme da troppo tempo» sono richieste da Marco Ammendola di Lamezia Bene Comune in ambito turistico.

«In questi giorni abbiamo assistito in città a flussi di turisti, che vagavano senza una metà, spaesati e pieni di dubbi», sostiene Ammendola, «per ovviare al problema consiglio vivamente all’amministrazione comunale di adoperarsi per tappare questa lacuna organizzativa, basterebbe infatti dotare alcune attività, nei punti strategici, di mappe cittadine e brochure. Basterebbe installare tre info point turistici gestiti da associazioni competenti e che operano sul territorio, tramite bando meritocratico e non affidamenti diretti, in tre punti strategici dei tre ex comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia. Non chiedo certo il fattibilissimo ricollocamento dei pannelli storico-culturali spesso rotti o non sostituiti in questi anni tra degrado e inciviltà. Non chiedo neanche bus turistici che accompagnino i turisti per le vie più belle e suggestive della città. Questo sarebbe troppo per un’amministrazione che non fa il suo per incentivare il turismo visto il potenziale della città».

I turisti in città di cui si fa riferimento spesso arrivano accompagnati nei tour dei villaggi turistici della costa, online una intera sezione del sito comunale parla dei punti di interesse (anche se solo in italiano), mentre per lentezze burocratiche non si è andati avanti da gennaio sull’affidamento della gestione e valorizzazione dei beni culturali (il museo archeologico è di gestione ministeriale).

Si torna a parlare di beni culturali in via Perugini, anche se il Comune ha più questioni in sospeso

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