Pronte a partire a breve le attività per i 46 bambini iscritti nei 3 asili nido comunali lametini

Questa mattina, a riepilogare gli atti amministrativi, in quarta commissione è stata chiamata l'assessore Teresa Bambara

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Il termine per presentare domanda di iscrizione ai 3 asili nido comunali lametini è scaduto il 10 agosto, ma solo a fine settembre si è arrivati ad una conclusione dell’iter di affidamento del servizio di gestione triennale da parte della centrale unica di committenza della città metropolitana di Reggio Calabria.

Alla Cooperativa Sociale Gialla con sede in Roma affidata la gestione triennale degli asili nido lametini

Questa mattina, a riepilogare gli atti amministrativi, in quarta commissione è stata chiamata l’assessore Teresa Bambara, con la presidente della commissione Maria Grandinetti a rimarcare come tra i consiglieri ci sia l’assenza di Fratelli d’Italia che tanto avevano contestato l’iter dell’affidamento del servizio (Rosy Rubino è arrivata durante la discussione, con divergenza successiva in merito alla mancata comunicazione della sostituzione con il consigliere Gianturco, che sarebbe l’indicato per la quarta commissione).

L’assessore ipotizza «un periodo di fermo per sovraccarico forse del Cuc di Reggio Calabria» poiché la procedura da settembre 2021 è stata avviata a maggio dell’anno dopo, con l’8 giugno termine per presentare le offerte ed un primo intoppo sulla commissione giudicatrice con l’assenza di possibili componenti del Comune. Nel mese di settembre arriva la proposta di aggiudicazione alla cooperativa Gialla di Roma, con servizio consegnato in questi giorni, e l’anno scolastico che dovrebbe così partire a breve.

Le domande accettate sono state 14 in via Conforti, 15 per Spartivento, 17 in via Giovanni XXIII, quindi sotto il numero massimo possibile di 77 ma in crescita rispetto allo scorso anno (rispettivamente 6, 5 e 12 bambini in più). Tra le domande pervenute ma non accettate diverse hanno avuto carenza sul piano documentale sanitario, ed anche la contestazione di un’apertura non avvenuta ad inizio settembre non trova risposta nel bando per gli utenti che non dava una data iniziale precisa ma un generico mese di Settembre rimarcando i ritardi del Cuc della città metropolitana di Reggio Calabria (ma anche nel bando di affidamento il 1 settembre viene citato solo per gli anni 2023 e 2024).

Oltre che sui tempi burocratici, perplessità dai consiglieri comunali vengono espresse sull’effettiva presenza in loco della cooperativa vincitrice e la continuità lavorativa dei precedenti dipendenti (nell’appalto è espressamente prevista la clausola sociale della salvaguardia del posto di lavoro degli operatori, il cui numero è legato in proporzione agli iscritti), oltre che sull’offerta progettuale di cui non si è a conoscenza.

Sulla celerità del Cuc reggino i pareri non sono lusinghieri, anche alla luce dei bandi mai partiti (vedi gestione pluriennale dei teatri o del verde pubblico) o di quelli chiusi con fatica nel corso dell’ultimo anno.

Aspettando nuovi ingressi tra dipendenti e dirigenti, gli appalti sopra soglia lametini affidati a Reggio Calabria

 

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