“Maggioranza allo sbando e amministrazione paralizzata da guerre interne” secondo Masi

A distanza di qualche ora il segretario cittadino del Pd, Gennarino Masi, opta per il commento dei lavori cui non ha assistito

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Se da un lato l’unica consigliera comunale del Pd, Aquila Villella, in contrasto con la decisione del resto dell’opposizione non partecipava alla seconda metà del consiglio comunale odierno, avendo chiarito la propria posizione in precedenza contro l’attuale situazione di maggioranza senza numeri in aula per mantenere il numero legale, a distanza di qualche ora anche il segretario cittadino del Pd, Gennarino Masi, opta per il commento dei lavori cui non ha assistito.

“Una crisi politica non motivata potrà solo massacrare e fermare questa città non si sa bene per quali interessi”

«Per l’ennesima volta il Sindaco ed i gruppi consiliari a suo sostegno si sono presentati in Consiglio Comunale con molte assenze tattiche: è la certificazione di una maggioranza allo sbando e di un’amministrazione paralizzata da guerre interne, giochi di posizionamenti e logiche di potere che stanno arrecando un grave pregiudizio all’attività del Consiglio ma, anche, delle commissioni consiliari, disertate anch’esse quotidianamente, una vera e propria emergenza democratica», sostiene Masi, ma parte dei “consiglieri dissidenti” in realtà sta presenziando alle commissioni consiliari (uno degli assenti è il presidente della quinta che si è tenuta qualche giorno fa, per esempio).

Per Masi «Lamezia non merita questo deprecabile teatrino che offende i cittadini e soprattutto le famiglie che maggiormente soffrono in questo frangente di crisi acuta sotto il profilo socio-economico. Una città che, come qualsiasi cittadino sperimenta ogni giorno, anche i tanti che hanno sostenuto Mascaro e oggi si sono amaramente pentiti di avergli dato fiducia per la seconda volta, è ferma su tutti i fronti. Si tocca con mano il degrado, l’assenza di programmazione, la totale mancanza di interlocuzione politica sui tavoli istituzionali sovracomunali che sarebbero fondamentali per la quarta città della Calabria, soprattutto ora in cui tra programmazione del PNRR, Fondi per lo Sviluppo e Coesione ed approvazione del bilancio comunale sarebbe indispensabile un pizzico di senso delle istituzioni e rispetto verso gli elettori».

Se gli atti amministrativi non vengono mai citati, per Masi «il sindaco Mascaro continua a ostinarsi nella sua narrazione autoreferenziale ed autocratica fuori dalla realtà, non svolge il suo ruolo di responsabile politico della coalizione che lo ha eletto e scivola in quel recinto angusto e scontroso che ha sempre biasimato, cioè quello dei politicanti. Sembra che abbia ceduto ai “ricatti politici” sulla Lamezia Europa S.p.A., pare che sia in procinto di cedere altra parte del “bottino politico”, mentre invece sbraita di non cedere ai ricatti, tuonando “o si fa come dico io oppure…”. Intanto i Consiglieri della sua maggioranza gli fanno fare la figura dell’urlatore solitario».

Per il segretario cittadino «a noi poco interessa delle questioni tutte interne alla maggioranza, ci preoccupano, piuttosto, gli effetti su una città che ancora una volta sconta le conseguenze della cattiva amministrazione Mascaro: prima due anni e mezzo di commissariamento per mafia, ora tre anni e mezzo di immobilismo. Mascaro si assuma le proprie responsabilità e dica ai cittadini verso dove sta andando lui e la sua amministrazione, conceda alla cittadinanza un gesto di lealtà per dire che è in minoranza e non è in condizione di pianificare interventi e progetti che richiederebbero un profilo istituzionale più qualificato. Noi non ci auguriamo un lungo commissariamento, che sarebbe, in tal caso, solo la conseguenza delle irresponsabilità di Mascaro e della sua maggioranza. Di certo però non staremo certamente a guardare un’amministrazione agonizzante che rischia di trascinare con sé una città che, ormai da troppo tempo, merita una nuova stagione di buona politica e di buona amministrazione».

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