Non approvato in tempo il bilancio di previsione, in via Perugini almeno arriva qualche volto nuovo

Al terzo mese di “svolta politica” l'amministrazione Mascaro si trova senza due assessori, la maggioranza non è si ricompattata, scadenze da rincorrere

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Al terzo mese di “svolta politica”, invocata più che dentro che fuori la bolla consiliare, l’amministrazione Mascaro si trova senza due assessori, la maggioranza non è si ricompattata, ed anche il termine prorogato al 15 marzo per approvare in aula il bilancio di previsione 2024 non è stato rispettato poiché lo strumento economico nella sua interezza ancora non ha visto il via libera neanche in giunta (e l’approdo in aula, tra parere dei revisori e passaggio in commissione avverrebbe comunque dopo almeno due settimane). Se da un lato in virtù degli aggiornamenti a livello nazionale che ricadono sulla fiscalità locale si confida in un altro rinvio della scadenza, che però cadeva oggi e che dovrebbe portare così la Prefettura ad intimare la votazione entro 20 giorni dall’invio della diffida, dall’altro sul piano pratico non avere un bilancio di previsione approvato comporta una spesa autorizzata ancora in dodicesimi con tutti i rallentamenti del caso. Se poi sarà bocciato o non approvato nei termini, il game over per l’amministrazione in carica.

Entro fine mese inoltre bisognerà approvare la progettazione a valere sui fondi Pn Metro Plus, entro fine aprile le tariffe Tari ed i bilanci consuntivo prima in ottica del successivo consolidato, oltre al Piao da votare entro un mese dal bilancio di previsione, i regolamenti con ognuno una doppia cifra di sedute di commissione consiliare effettuate per analizzarli, l’affidamento biennale della manutenzione del verde alla Lamezia Multiservizi che sarebbe dovuto essere votato entro fine 2023.

Non meri passaggi istituzionali, quindi, ma programmazione, linee di indirizzo e fondi economici, che però risultano avulsi dal dibattito pubblico lametino a giudicare dai comunicati stampa inviati incentrati su informazioni che ogni consigliere e cittadino potrebbe ritrovare negli atti amministrativi, inserendosi in polemiche simboliche ed astratte toponomastiche, altre priorità di posizionamento politico.

Elezioni amministrative certe nel 2025, la politica dentro e fuori il consiglio guarda alle proprie beghe

Che questa mattina nella sala consiliare non si sarebbe arrivati a votare il bilancio era chiaro da tempo (sia per mancanza di atti amministrativi che per lo svolgimento di un incontro con studenti all’interno della Sala Luisi), ma non si esclude che qualcuno se ne accorga solo in giornata anche alla luce delle comunicazioni ad intermittenza interne ed esterne al palazzo comunale. Superato lo scoglio di fine febbraio, ovvero il termine entro il quale un eventuale scioglimento avrebbe comportato il ritorno alle urne a giugno con le elezioni europee, entrambi gli schieramenti stanno già interrogandosi su come posizionarsi nell’appoggiare o meno una corrente o un candidato a sindaco. Di mezzo ci sarebbe però almeno un altro anno di amministrazione, e rimanere in bilico per qualche altro mese aspettando le indicazioni nazionali e regionali successive alle ennesime rese dei conti legate alle votazioni sarebbe un atteggiamento da evitare: l’Italia è una nazione perennemente in campagna elettorale da quel punto di vista, con continui incroci ed analisi di voti a vari livelli che però a parte i simboli spesso hanno poco a che vedere tra di loro (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega da un lato si trovano a governare insieme a livello nazionale e regionale ma guardandosi con sospetto anche a livello locale; fronte largo o da restringere nel centrosinistra; il fronte civico con new entry o ritorni di fiamma).

Un lungo commissariamento comporterebbe, come avvenuto già nel recente passato, il rallentamento o blocco di progetti ed attività (circa 50 milioni di lavori dovrebbero partire nel 2024, e tutto l’arretrato da smaltire), con cartina tornasole quanto sta avvenendo nel settore cultura ed in parte in quello dei servizi sociali che oltre alla carenza di personale ora trova anche l’alibi dell’assenza dei due assessori (gli organi di indirizzo politico e quelli di indirizzo amministrativo sono collegati ma hanno compiti diversi, ma in via Perugini anche per portare avanti delle linee guida note sembra necessario avere degli stimoli/risposta con rinforzi negativi/positivi).

Generico marzo 2024

Nel frattempo, almeno, qualche spiraglio labile di luce in fondo al tunnel dal punto di vista organizzativo si può riportare: oggi, oltre a 5 nuovi dipendenti (3 tecnici e 2 amministrativi), hanno preso servizio anche due nuove automobili a servizio della polizia locale acquistate a fine 2023. Da lunedì prenderà servizio l’unico dei 3 Istruttori di Vigilanza Area degli Istruttori, Augusto Barletta, che ha accettato l’incarico tra gli idonei utilmente collocati nella graduatoria approvata dal Comune di Falerna il 15 maggio 2023.

Rimanere nello stallo alla messicana attuale in cui ognuno punta il dito sulle altrui responsabilità vedrà inevitabilmente ancora il tergiversare e procrastinare sugli atti amministrativi, in funzione di venti elettorali e carri dei vincitori, il che comporterebbe anche arrestare nuovamente ogni ipotesi di nuove assunzioni per un organico che conta circa la metà del numero necessario per funzionare. Le risposte ai cittadini le danno gli atti amministrativi, non i santini elettorali.

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